Ma i macchinisti non si arrendono

Ma i macchinisti non si arrendono Ma i macchinisti non si arrendono Da domani i treni tornano a rischio fino a lunedì ROMA. I «ribelli» delle ferrovie non mollano. Proprio mentre il ministro dei Trasporti Claudio Burlando annuncia un nuovo pacchetto di regole contro la conflittualità, il Coordinamento nazionale dei macchinisti unitari (Comu) e l'Unione dei capi stazione (Ucs) hanno confermato lo sciopero di 48 ore deciso dalle ore 21 di domani alla stessa ora di lunedì. L'Ucs, inoltre, proclama un'altra astensione dalle 21 del 22 giugno alla stessa ora del 24. Un «piano di emergenza» è stato predisposto tempestivamente dall'Ente ferrovie, ma una buona dose di disagi sarà inevitabile. L'Ente precisa che verranno assicurati, oltre all'arrivo dei treni in viaggio al momento dell'inizio dello sciopero, i convogli a lunga percorrenza, i servizi regionali delle fasce orarie 6-9 e 18-21 di lunedì 9 giugno, la quasi totalità dei treni Eurostar con l'eccezione del collegamento Lecce-Bari-Roma, RomaTorino e Sanremo-Roma, alcuni collegamenti IC sulle principali tratte nazionali, alcuni collegamenti interregionali, la quasi totalità dei treni internazionali sui transiti di Chiasso e Domodossola con l'esclusione dei collegamenti via Modane da Milano e Torino per Parigi e Lione. Sottolinenando che potranno verificarsi ritardi e soppressioni, l'Ente avvisa gli automobilisti a fare attenzione nell'attraversamento dei passaggi a livello che potrebbero restare incustoditi. AEREI. Disagi, oggi, nel trasporto aereo a seguito di una sospensione del lavoro degli uomini-radar del Centro regionale di assistenza al volo di Roma, indetta dai sindacati di categoria della Cisl e della Uil, e dalle sigle autonome. Alcuni collegamenti essenziali saranno garantiti, sopratutto con le isole. TAXI. Black-out nazionale dei taxi il 10 giugno con manifestazione a Roma per ottenere un contenimento dei costi. Il Cotar, il comitato di coordinamento dei tassisti artigiani, ha confermato, per quel giorno, il fermo nazionale. «La mobilitazione della categoria e la manifestazione di Roma - sottolinea il Cotar in una nota - hanno assunto un carattere di forte adesione anche perché le questioni poste all'attenzione del governo riguardano effettivamente problemi che non aiutano la categoria in materia di contenimento dei costi e quindi non favoriscono la possibilità di rendere maggiormente appetibile la tariffa a carico dell'utenza», [g. c. f.l

Persone citate: Claudio Burlando