«NESSUNO HA VINTO» di Massimo Giannini

«NESSUNO HA VINTO» ENTERVBSTA A MICHELI «NESSUNO HA VINTO» UROMA NA pioggia battente, d'acqua e di polemiche, saluta l'imprevista «epifania» dell'Italia neo-presidenzialista. Enrico Micheli Grande Burattinaio di Palazzo Chigi di cui oggi, con il premier in Cina, è unico reggente - dal suo studio al primo piano fiuta l'aria, dopo il voto delle beffe causato in Bicamerale dai leghisti. La sente politicamente «elettrica», ma di scariche pericolose, per il governo ulivista, non ne prevede. Anzi pare chiaro che Prodi, di questa elettricità, si faccia forte: «Chieda in giro, ai leader della maggioranza. Li troverà concordi su un fatto: il governo è un punto fermo, che non subisce contraccolpi dalle vicende della Bicamerale. Ha una missione fondamentale da compiere: completare il risanamento e portare l'Italia in Europa. Nell'interesse del Paese, lo hanno capito tutti. Per questo nessuno può metterlo in discussione, in una fase tanto delicata». Non il Polo, meno che mai D'Alema che - stando ai rumors di Montecitorio - un giorno potrebbe persino esser costretto a decretare l'eutanasia della sua «creatura», la Bicamerale, per garantire lunga vita al governo in carica. Massimo Giannini CONTINUA A PAG. 3 PRIMA COLONNA

Persone citate: D'alema, Enrico Micheli, Micheli, Prodi

Luoghi citati: Cina, Europa, Italia