«Per l'Italia un pulcino virtuale-politico» di Ale. Mon.

Tempo di compromessi fra i Poli L'AVVENIRE «Per l'Italia un pulcino virtuale-politico» Ha appena debuttato eppure sta già vivendo il suo declino, bersagliato dalle critiche. Destino ingrato, quello di «Tamagotchi», il pulcino virtuale giapponese estorsore di attenzioni a colpi di «bip». Un vero peccato - per l'Avvenire - che ne teorizza il perfezionamento nelle due versioni del «Tamagotchipolitico» ed «elettore». «Eccolo che nasce e già chiede voti - si legge con riferimento al primo - Ma sì che glieli dai... Pulsantino. E lui cresce. E' già segretario provinciale e pigola, pigola. Vuole un posto in Consiglio comunale? Pulsantino». Di destra o di sinistra, può diventare persino deputato. State tranquilli: se trascurato, lungi dal perire opterà per le dimissioni, «l'unica incongruenza perché un politico reale non si dimette mai». Ma «in nome delle pari opportunità» - incalza Avvenire - «i giapponesi potrebbero prevedere anche il Tamagotchielettore, destinato ai politici». Una moda passeggera, comunque. Irritati dal pigolio ininterrotto di richieste «irragionevoli e assurde» - «un posto di lavoro, una casa a prezzo equo» - lo mollerebbero in un cassetto fino alle prossime elezioni, [ale. mon.]

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