Un vizio: Kierkegaard

Un vizio; Kierkegaard Un vizio; Kierkegaard Sylviane, first lady intellettuale LPARIGI IONEL e Sylviane, gli intellettuali al potere. Lui esce dall'Ena e conserva tuttora il piglio professorale degli anni - ormai lontani in cui insegnava economia. Lei, già allieva di Deleuze e Derrida alla Sorbona, ha una cattedra in filosofia all'Ecole des Hautes Etudes en Sciences Sociales. Le si conosce una passionacela per Soren Kierkegaard, il padre dell'esistenzialismo cristiano cui ha dedicato diversi libri. Ma la sua citazione favorita la attinge da Friedrich Nietzsche: «Ciò che non uccide rende più forti». La sconfitta di misura del marito alle Presidenziali '95 non preparava forse la vittoria attuale? Lionel ringrazi l'autore di «Così parlò Zarathustra». Per fortuna, madame Sylviane elitaria anche nel nome, lectio difficilior del più comune Sylvie - ama anche i fornelli. La sua specialità? L'«osso bucco», che per imperscrutabili ragioni i francesi si ostinano a scrivere all'italiana ma con due «c». Quanto al coniuge, legge enormemente e da bravo intellettuale confida la moglie - «dimentica in giro i calzini». Non è peraltro il primo inquilino di Matignon la cui biancheria intima sia oggetto di commenti: i socialisti amavano ironizzare sui «pedalini rossi» di Pierre Bérégovoy - l'ex premier ps suicidatosi il 1° maggio '93 - che facevano regolarmente a pugni con giacca, cravatta e camicia. Ma torniamo alla nostra coppia. Vivono, naturalmente, sulla Rive Gauche. E il locale più frequentato dell'alloggio è - dopo la biblioteca il corridoio, dove un pianoforte bianco aspetta ogni giorno gli accordi di Sylviane. Che, filosofia a parte, ha un debole per Paul Valéry. Entrambi, inoltre, adorano il teatro. La sorella di madame Jospin Sophie - è attrice come il marito, Jean-Marc Thibault. E calca le scene usando lo stesso cognome cui ricorre Sylviane per firmare i suoi libri: Agacinski. Padre polacco (ingegnere minerario), mamma francese. Malgrado l'età matura i Jospin sono, in fondo, sposini. Entrambi divorziati (un classico, nella gauche: il record va a Michel Rocard, con tre matrimoni), si conobbero nell'83, e li sposò undici anni più tardi un consigliere comunale - socialista, beninteso - di Parigi. Tra i presenti, il gotha ps e Francois Mitterrand. Da bravo gauchiste - il ric¬ ciolo e l'occhialino fanno sinistra non solo in Italia - senza essere trascurato, Lionel Jospin è impermeabile all'eleganza classica. Sylviane, in compenso, predilige Sonia Rykiel, la cui boutique sul boulevard Saint-Germain è a due passi da casa. Frequenti anche le visite dal coiffeur: a 50 anni, una lunga capigliatura - castana con venature rossastre - richiede cure particolari. La loro vita sociale è ricca. Cinema, teatri, qualche concerto, salotti inevitabilmente di sinistra. Non potendo frequentare trattorie - un genere sconosciuto in Francia - ne cercano l'equivalente fra i ristorantini del VI arrondissement. Ma li si vede anche in brasserie. Per esempio da Lipp. Il conto rimane astronomico - un centomila con vino e cognac - in termini qualità-prezzo, ma si spera che almeno con gli ospiti vip il servizio sia meno frettoloso e sgarbato che per i comuni morta¬ li. Altra peculiarità, il linguaggio. Chi avrà mai trasmesso a Lionel Jospin la brutta abitudine di dire «epifenomeno» a ogni pie sospinto? Inutile negarlo, sospettiamo Sylviane. Il termine astruso gli sfuggì anche il 25 maggio, commentando l'exploit del primo turno. Ma il suo entourage, che si sforza di fargli semplificare il lessico, può ormai cantare vittoria: nessun grecismo sulle sue labbra la sera della vittoria decisiva. Ultima bestia nera del novello primo ministro è l'austerità. E non quella economica, che peraltro esula dal suo programma. Si arrabbia, dicono, nel sentirsi definire «protestante austero». Passi il primo: la sua famiglia ha origini ugonotte. Ma di tetra sobrietà non vuole sentir parlare: «Il mio carattere è gioioso, adoro le feste». Se non Sylviane, almeno Kierkegaard avrebbe qualcosa da obiettare. [e. bn.] — Sopra, la stretta-di mano ~t| tra il premier uscente Juppé e il vincitore delle elezioni A destra, SyMane Jospin m

Luoghi citati: Francia, Italia, Parigi