Craxi Anti-Padania in dialetto

Craxi Craxi Anti-Padania in dialetto MILANO. Carta, penna, fax e dialetto milanese. Da Hammamet Bettino Craxi ha inviato al periodico milanese Tempi, che lo pubblicherà nel numero in edicola domani, un piccolo saggio in meneghino con cui ironizza sul concetto di Padania tanto caro alla Lega, negandogli qualsiasi dignità storica, e sulla presunta ascendenza celtica delle popolazioni del Nord Italia, tema della propaganda del Carroccio. «Se l'è mai sta storia de la Padania?! Andand indree in di temp de Padania ghe n'è propri no. Mai vista. E peu min semm propri minga i eredi dei celti. Gnanca i leghisti», esordisce Craxi, ovvero: «Cos'è mai questa storia della Padania?! Andando indietro nel tempo della Padania non si trova traccia. Mai vista. E poi non siamo affatto gli eredi dei celti. Neanche i leghisti». Sempre in meneghino stretto Craxi ricorda poi che prima dei celti nel Nord Italia vi erano veneti, liguri, siculi, e via elencando fino a risalire all'età della pietra. Così come dopo vi sono passati gli etruschi, fondandovi una dozzina di città. Quanto a Milano potrebbe essere stata fondata da Belloveso, generale gallo, 600 anni prima di Cristo, poi conquistata nel 22 a.C. Dai romani e «cunt i romani Milan l'è diventata granda», ovvero «con i romani Milano è diventata una grande città». [AdnKronos]

Persone citate: Anti, Bettino Craxi, Craxi

Luoghi citati: Milano, Nord Italia