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Metti Don Chisciotte nella nebbia padana Oggi alla Leone Fontana Laboratorio musica sarà intitolato a Sergio Liberovici Oggi alle 15, nella scuola elementare «Leone Fontana» di via Balbo 9/b, si svolgerà una semplice ma importante cerimonia: l'intitolazione del laboratorio musicale a Sergio Liberovici, in ricordo dell'opera da lui svolta nel periodo dal 1980 al 1990. Liberovici morì nel novembre del 1991 a 61 anni, alle Molinette, stroncato da una crisi cardiaca. Con lui Torino perdette un personaggio di primo piano, che aveva voluto legare la sua attività musicale all'impegno. Era stato proprio Liberovici con un gruppo di amici tra i quali Emilio Jona, Michele L. Straniero, Fausto Amodei, Giorgio De Maria e altri - a dar vita a Cantacronache. Definita «una avventura politicomusicale degli Anni 50», Cantacronache inaugurò una stagione libertaria e pacifista, alla quale si unirono nomi del massimo livello come Italo Calvino, Franco Fortini, Gianni Rodari. L'iniziativa produsse una ampia raccolta di canzoni originali e trovò il convinto sostegno di musicologi come Massimo Mila e Luigi Pestalozza. A questo impegno e alla passione per l'etnomusicologia si deve una ricerca che sfociò, nel 1990, nei «Canti degli operai torinesi dalla fine dell'Ottocento agli anni del fascismo», editi da Ricordi. E lo stesso significato ha rivestito l'attività che Liberovici svolse a scopo didattico. Dice Gabriella Marchiò Rolla, della scuola «Leone Fontana», ricordando quell'esperienza: «Sergio fece fare agli alunni una ricerca sull'inquinamento acustico; poi da quel materiale (registrazioni, disegni, dialoghi, testi) trasse lo spunto per l'opera "Il grande chiasso", messa in scena da 80 ragazzi nell'ambito dell' "Isola di Pasqua" e persino al Carignano per Settembre Musica e poi ad Innsbruck. In seguito nacque "Dolly Dingle", presentata al Fregoli e poi a Settembre Musica nella Caserma Cernaia». Oggi gli amici di Liberovici si ritroveranno per dirgli grazie. [L o.]