Un laboratorio spaziale nel futuro dell'Alenia di Marina Cassi

La proposta Federpiemonte per corso Marche La proposta Federpiemonte per corso Marche Un laboratorio spaziale nel futuro dell'Alerai® E' il nuovo sogno della Torino produttiva: costruire in corso Marche, nell'area dell'Alenia, un centro per gestire la simulazione dell'attività nello spazio. Sarà utilizzato dalla stazione spaziale che sarà realizzata in collaborazione tra Nasa e Europa. Sarebbe un fiore all'occhiello per una città che punta all'eccellenza per riprogettare il proprio futuro. Ieri, durante il periodico incontro tra Federpiemonte e parlamentari piemontesi, è venuta fuori l'esigenza che industria e politica si alleino per arrivare a questo risultato. Entro sei-sette mesi sarà decisa la sede del centro di simulazione. Torino ha molte carte da giocare: l'Alenia ha costruito parti della stazione spaziale, da corso Marche saranno trasferite negli stabilimenti del Mezzogiorno una quota delle lavorazioni, liberando così un'ampio spazio sufficiente per l'insediamento. In circa 8 mila metri quadrati (da costruire in base a particolari esigenze) si potrebbe installare il centro di simulazione. Sul progetto - promosso dalla AleniaSpazio e a cui è interessata la Gepi - si dovrebbero far confluire fondi privati, pubblici e dell'Ile. Ma non è solo Torino a volere il nuovo centro (che occuperebbe non meno di 300 ingegneri e tecnici altamente qualificati); avanzano candidature anche i partners europei le cui aziende, al pari dell'Alenia, hanno costruito parti della stazione, comprese Francia e Germania. Nel corso dell'incontro il presidente della Federpiemonte, Bruno Rambaudi, ha lanciato un nuovo allarme, per altro condiviso da molti deputati presenti: il progetto per la linea di Alta velocità (Av) Torino-Lione è in grave ritardo. Ha detto Rambaudi: «Quel tratto è nodale per agganciare Torino a tutto il progetto di Alta velocità europeo. E non molto meglio sta andando la Torino-Milano. Sono due collegamenti fondamentali per non rendere sottoutilizzata la tratta Nord-Sud che è già partita». Rambaudi ha anche ricordato - oltre a molti altri problemi, tra cui quello dello scarso sostegno all'export in particolare nei confronti della piccola e media impresa - la necessità di far diventare Torino un polo espositivo di eccellenza. «La nostra città non è mai stata sede di grandi eventi fieristici, oggi occorre che lo diventi, non in modo generalizzato, ma per particolari settori». Nel corso dell'incontro Rambaudi ha anche analizzato la situazione della congiuntura economica che in Piemonte, secondo l'ultima indagine tra gli associati, indicava una certa «aria di ripresa». Ma è il confronto tra Italia e altri Paesi europei a creare preoccupazione. «Dal punto di vista della crescita del Pil, l'Italia è l'elemento di coda con un più 0,7 per cento di crescita reale nel '96 e l'uno nel '97». Infine Rambaudi ha lamentato che la ricerca avviata dai privati sia in Piemonte il doppio della media nazionale, mentre quella pubblica si trovi sotto la media. Ha anche annunciato che la Federpiemonte sta organizzando per il prossimo anno un grande convegno per analizzare i differenti modelli di crescita tra Nord-Est e Nord-Ovest. Marina Cassi Il presidente della Federpiemonte Bruno Rambaudi ha lanciato anche un appello sull'Alta Velocità

Persone citate: Bruno Rambaudi, Rambaudi