Non scommette, la rapinano

Sabato al mercato della Crocetta: tre fermati e un arrestato Sabato al mercato della Crocetta: tre fermati e un arrestato Non scommette, la rapinano Al gioco delle «tre campane» Racconta: «Mi ha bloccato per strada, dicendo di giocare, di tentare la fortuna. E quando mi sono rifiutata, lui ha insistito, potevo guadagnare un sacco di soldi. Ho visto una signora anziana perdere in pochi istanti 400 mila lire. Forse soldi della pensione: si è allontanata piangendo». Maddalena C, 23 anni, lavora come ostetrica al Sant'Anna. Ha raccontato in questura di essere stata minacciata e rapinata da un giocatore delle «tre campanelle». Gli agenti del nucleo volanti hanno fermato quattro persone: una è stata arrestata per rapina impropria, tutte sono indagate per esercizio abusivo di gioco e scommesse. Dietro a questa vicenda c'è la storia di un gioco antico, fatto di abilità. Ma che spesso nasconde una vera truffa: perché, racconta il dottor Filippo Dispenza, capo del nucleo Volanti, «spesso sotto le tre campanelle non c'è, non corre, nessuna pallina». Sabato pomeriggio. Maddalena ha appena posteggiato la sua Panda, vuole fare un giro tra le bancarelle del mercato. Cammina sul marciapiede, nel tratto di strada tra via Marco Polo e via Cassini, ai margini del mercatino della Crocetta. C'è un gruppo di persone, chine su un piccolo tavolino. Uomini, donne. Lei si ferma: si gioca alle tre campanelle. Una voce: «Fate le puntate, minimo 50 mila. Dove è nascosta la pallina, sotto quale campana? Forza, ecco. Bravo, lei ha vinto, tutto, 100 mila». Qualcuno si lascia tentare. Una prima vincita, 50-100 mila. Poi la posta si alza. Ancora un colpo di fortuna: si vince. Ma, inesorabilmente, quando il piatto è alto, si perde tutto. Attorno, tra la piccola folla di curiosi e giocatori, ci sono i complici, i compari, le «spalle», di chi conduce il gioco. Persone che fanno per finta delle puntate e che vincono con assiduità, per mostrare agli altri che la fortuna è dav- vero a portata di mano. E così la gente gioca. Ma senza fortuna. Maddalena racconta: «Ho visto una signora anziana perdere tutto. Avevo una rabbia in cuore, stavo pensando di correre al telefono, chiamare la polizia. Uno dei giocatori mi ha detto di fare una puntata». L'ostetrica risponde di no. Quello insiste. «Dai, indichi una campanella. Ecco, diciamo quella centrale, vedrà che vincerà». Pochi attimi. Il gioco va avanti, si alza la campanella posta al centro. E' vuota, non nasconde la pallina. «Peccato signorina, lei ha perso, adesso deve pagare». Maddalena re¬ plica: «Ma che vuole, io non ho fatto alcuna puntata, quindi non devo pagare nulla». Racconta: «Quello ha cominciato a spintonarmi. Diceva che dovevo dargli tutti i soldi, che i debiti di gioco vanno onorati. Ho avuto paura. Mi ha preso 150 mila lire dal portafogli. Mi sono allontanata. Ero terrorizzata. Pochi metri più avanti ho subito chiamato la polizia con il cellulare». Arriva una volante. Gli agenti fermano quattro persone: Nicola Melillo, 47 anni, Pierluigi Barengo, 57 anni, Maurizio Contu, 38 anni e Federica Lavecchia, 26 anni. Melillo verrà poi arrestato per rapina impropria: avrebbe minacciato e derubato l'ostetrica. Lui nega: «Tutte bugie, io non ho fatto nulla di male, quella ragazza ha inventato tutto». Ezio Mascarino Nicola Melillo, arrestato per rapina

Persone citate: Ezio Mascarino Nicola, Federica Lavecchia, Filippo Dispenza, Maddalena C, Maurizio Contu, Melillo, Nicola Melillo, Pierluigi Barengo