Un nuovo assessore «anti-crisi» di Maurizio Tropeano

In Regione, vertice del Polo che «silura» il capo di gabinetto del presidente Ghigo In Regione, vertice del Polo che «silura» il capo di gabinetto del presidente Ghigo Un nuovo assessore «anti-crisi» La nuova figura servirà a superare i «troppi problemi» di comunicazione tra la giunta e i gruppi consiliari I franchi tiratori che hanno silurato Enzo Ghigo sulla delibera che finanzia con 800 milioni le celebrazioni per il centenario della Juventus? Acqua passata: «Si tratta spiega il presidente della giunta solo di un incidente di percorso e non di un problema politico. Tutti i consiglieri hanno ribadito la volontà di non cambiare maggioranza». Le critiche dei capigruppo del Polo alla gestione del presidente colpevole «di troppa ipercomunicazione esterna e di sottocomunicazione interna»? «Esiste - riconosce Ghigo - un problema di collegamento tra la giunta e il Consiglio che pensiamo di risolvere con alcuni aggiustamenti organizzativi». E' racchiusa in queste ultime due parole, «aggiustamenti organizzativi», la novità di questo terzo vertice plenario di tutti i consiglieri regionali del centro-destra ospitato ieri pomeriggio per sette ore nella villa dell'assessore al Lavoro e all'Assistenza Giuseppe Goglio. Anche le altre volte le scarne comunicazioni ufficiali parlavano di decisione nell'accentuare il principio di collegialità, di maggior partecipazione dei consiglieri alle iniziative del governo regionale. A far le spese di questi «aggiustamenti organizzativi» dovrebbe essere Vito Valsania, capogabinetto del presidente, espertissimo di Fondi Comunitari ma, probabilmente, poco «politico» nel tenere le funzioni di raccordo con i capigruppo di maggioranza. Poi il presidente deve trovare anche un funzionario in grado di sostituire il segretario generale che andrà in pensione fra pochi giorni. Il terzo aggiustamento è la nascita di una nuova delega assessorile, quella dei «Rapporti con il Consiglio regionale». Ghigo l'ha voluta pensando alla figura del ministro per i rapporti con il Parlamento: «C'è la volontà di coinvolgere i consiglieri regionali in tutto l'iter di produzione di una legge». Tutto risolto, allora? Alla fine della riunione tutti i capigruppo di maggioranza e cioè Ghiglia (An), Montabone (Mppe), Cotto (Cdu), Gallarini (Forza Italia) e Deorsola (Ccd) si sono detti soddisfatti del¬ l'esito della riunione: «Il Polo ne esce rafforzato», hanno spiegato. Il primo banco di prova sarà il rinnovo della presidenza di tre commissioni consiliari: Attività produttive, Agricoltura e Statuto. La seconda dovrebbe rimanere alle minoranze. Le altre due, presiedute dai neo-assessori Gilberto Pichetto e Angelo Burzi dovrebbero rimanere a Forza Italia. Ma proprio sulla commisione Statuto si è registrato il primo veto di alcune forze del Polo. Così la proposta di candidare l'ex assessore Matteo Viglietta è stata scartata. Forza Italia, poi, deve risolvere il «caso Ferrerò», la consigliera che nei giorni scorsi ha sottoscritto il documento costitutivo del gruppo Nuove Energie nel Consiglio comunale di Torino che ha portato all'espulsione dal movimento berlusconiano dei dissidenti Lodi e Lospinuso. Ieri mattina la riunione del gruppo regionale azzurro si era conclusa con la decisione «consensuale» dell'iscrizione di Caterina Ferrerò al gruppo misto, poi su pressione del presidente Ghigo e del capogruppo Gallarini, la scelta di rinviare ogni decisione ad un vertice notturno. Maurizio Tropeano A sinistra, il presidente della giunta regionale Enzo Ghigo A sinistra, l'assessore al Lavoro e all'Assistenza Giuseppe Goglio (Forza Italia)

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