Trattativa infinita Dalla fitness a sede culturale l'incerto destino delle antiche mura

Trattativa infinita Trattativa infinita Dalla fitness a sede culturale l'incerto destino delle antiche mura N TRIESTE ELL'APRILE dello scorso anno pareva che da un giorno all'altro il castello tanto caro a Rainer Maria Rilke sarebbe diventato un centro di fitness. Diretto e gestito da un investitore tedesco. Ma dal proprietario del marnerò, il principe Carlo Alessandro della Torre e Tasso, era giunta subito una smentita sdegnata. Di vero c'era, però, che il principe aveva deciso da tempo di vendere e cambiare domicilio. Oggi, a oltre un anno dall'annuncio, è ancora incerto il destino delle mura che il principe Raimondo, padre di Carlo Alessandro, scomparso nell'86, voleva diventassero «sede della cultura europea». Attualmente è in corso una trattativa infinita con lo Stato al quale da qualche mese si è affiancata la Regione Friuli-Venezia Giulia. Nel frattempo prosegue anche una trattativa con un privato italiano particolarmente interessato all'acquisto dell'immobile. Costo: tra i 18 e i 20 miliardi, cifra che non comprende un edificio esterno al comprensorio del castello destinato al primogenito Dimitri, studente di Economia e commercio all'Università di Trieste, l'archivio storico vincolato dalla Soprintendenza alle Belle Arti e il piccolo cimitero di famiglia. Ciò che inquieta un po' tutti però è che se, fino a oggi, la vendita del castello è stata proibitiva, all'indomani dell'asta, quando sarà ridotto a un «guscio semivuoto», sarà impossibile. Elena Marco

Persone citate: Carlo Alessandro, Rainer Maria Rilke

Luoghi citati: Friuli, Trieste, Venezia Giulia