Meg, la vendetta che viene dagli abissi

Meg, la vendetta che viene dagli abissi Da Mondadori il romanzo-business di un esordiente: pensato per Hollywood, esce oggi in tutto il mondo Meg, la vendetta che viene dagli abissi Un duello col mostro, tra «Squalo» e «Jurassic Park» LI americani sono cosi: per I i divertirsi vogliono terrore I (un grattacielo in fiamme, II un aereo impazzito, un pe" I scecane furibondo), truculente morti, uno o più eroi che salvano la situazione (meglio se nella tragedia esplode o si riattizza un amore). Ma queste emozioni sono droga: ce ne vuole sempre di più. Per caricare la dose, un esordiente di nome Steve Alten, laureato in Medicina dello sport, appassionato di Oceanografia e Paleontologia, ha scritto Meg, divertente romanzo del terrore che oggi esce in contemporanea in tutto il mondo (in Italia da Mondadori) e del quale Walt Disney ha acquistato i diritti per 700 mila dollari. Già annunciato come un caso (soprattutto un affare d'oro) alla Fiera del Libro di Francoforte, Meg sposa abissi e sangue dei vari Squalo 1,2 e seguenti con il prei- storico orrore del Jurassic Park di Michael Chrichton. Alten fa riemergere dai 10 mila metri di profondità della Fossa delle Marianne una femmina di Carcharodon Megaton, mostro marino luminescente lungo una ventina di metri, dotato di sensi acutissimi al servizio di una ferocia predatoria inaudita. L'editore americano Doubleday and Bantam ha pagato all'autore la bellezza di 2 rnilioni di dollari e li ha recuperati subito quasi tutti con i diritti cinematografici e spargendo traduzioni ovunque. Protagonista del business - insieme con il Megaton - è Jonas Taylor, paleontologo e pilota di sommergibili di profondità, che si ostina - tra derisioni, accuse di foi¬ ba e sollazzi extraconiugali di una moglie bella, annoiata e bieca - a convincere gli scienziati che il progenitore dello squalo bianco può ancora esistere, perché le condizioni del mare nella Fossa possono avergli consentito di sopravvivere attraverso i millenni. E' certo di averne visto uno durante una tragica immersione compiuta per conto della Marina militare americana. E' il caso a riportare Taylor in fondo all'Oceano Pacifico e a dargli conferma delle sue convinzioni. Ed è il terrore collettivo a far sì che proprio a lui venga chiesto di affrontare quella creatura possente e imbattibile quando riemerge a dilaniare tutto ciò che incontra. Sulla distesa d'acqua, a bordo di navi o su elicotteri travolti dalla furia del gigante antico, si muovono militari, giornalisti, imprenditori, studiosi, personaggi gelidi e spietati, umani e bizzarri, romantici e dignitosi. Sotto, la battaglia è fra uomo e mostro. Giocando su una natura che vuole reimporre il suo primato, il romanzo fa leva sui canoni della sfida che sembra impari, della lotta collettiva demandata a un pugno di coraggiosi capitanati da un eroe, dell'intersecarsi fra impegno civile, memoria di sé ritrovata, ag¬ gressione e amore per la natura e, ovviamente, burrasca dei sentimenti. Leggendo si ha la sensazione che Alten abbia trasportato sulla carta (senza sforzi linguistici, ribadendo la possanza della bestia ogni tre righe e infischiandosene delle ripetizioni, o forse accentuandole apposta) le immagini di un film che già vedeva scorrere sullo schermo. E il povero mostro gli ha obbedito ciecamente, strizzando pure lui l'occhio al lettore: per dovere di spettacolarità sbrana in modo orrendo poveri balenotteri in fuga, sciagurati innocenti che solcano il mare, sfonda barche, battelli e navi, divora pezzi d'eh- cottero. Ma più che con ogni altro a volte i mostri sono onesti - se la prende con gli antipatici e i cattivi, con spettatori cinici e improvvidi, con surfisti spacconi e fessi, con amici traditori del suo antagonista, riccastri rubafemmine, puttanelle ambiziose. Ma la sfida dev'essere più sorprendente di quella contro gli squali in serie o dei dinosauri rigenerati. E allora, in un crescendo di attese (alimentate da un galantuomo nipponico che vorrebbe salvare e ricoverare il Megaton in un immenso bacino chiuso e protetto), il tormentato eroe Jonas Taylor, a caccia di uno squalo gigante e di un profumo di donna, si lancia in avventure così sorprendenti da rendere ancora più simpatiche quelle, già abbastanza astruse, del Pinocchio di Collodi. Marco Neirotto Steve Alten, autore di «Meg»

Luoghi citati: Fossa, Francoforte, Hollywood, Italia, Marianne