Banca Roma partono gli scioperi

Contro i tagli Contro i tagli Banca Roma partono gli scioperi ROMA. Potrebbe essere la settimana decisiva per la trattativa sul riordino del sistema bancario, mentre oggi i dipendenti dei tre istituti del gruppo Banca di Roma (Banca di Roma, Banca Nazionale dell'Agricoltura, Banca Mediterranea) sciopereranno e manifesteranno nella capitale contro i 4260 esuberi previsti dal piano aziendale. Abi e sindacati - secondo quanto si è appreso da fonte sindacale - dovrebbero essere convocati congiuntamente per domani mattina a Palazzo Chigi. Il copione predisposto dal governo prevede incontri ancora su tavoli separati; ma è molto probabile che, secondo le stesse fonti, nel corso della stessa giornata si arrivi alla firma del protocollo d'intesa messo a punto nelle scorse settimane. Firma che darebbe il via alle trattative vere e proprie per rinnovare il contratto di settore (in scadenza a fine anno) e per affrontare il problema del costo del lavoro e degli eventuali esuberi del sistema. Il protocollo, infatti, prevede la creazione di un fondo - finanziato da aziende e lavoratori - da utilizzare anche per il sostegno al reddito di lavoratori in eccedenza. Alla costituzione di questo fondo, dunque, sono legate molte delle vertenze in corso, a cominciare da quella che riguarda il gruppo Banca di Roma. I sindacati contestano le cifre sugli esuberi e, in particolare, le ritengono «prive di significato» fino a quando l'azienda non presenterà un «serio» piano di ristrutturazione. A fianco dei dipendenti in scioperi si schiera il pds «convinto che sia possibile trovare delle alternative credibili ai licenziamenti ed ai prepensionamenti». La Banca di Roma, secondo Alfiero Grandi, «ha bisogno di una profonda riorganizzazione e soprattutto di nuovi mezzi patrimoniali, anche con la privatizzazione, ma il risanamento necessario della banca non può avvenire senza certezze per il futuro del gruppo».

Persone citate: Alfiero Grandi

Luoghi citati: Roma