Baudo finisce nei guai anche per gli appalti di Paolo Colonnello

13 «Abuso d'ufficio» assieme a 15 dirigenti Rai Bando finisce nei guai anche per gli appalti «Pilotate» le forniture di servizi per vecchie «Domenica In» e Sanremo MELANO. Non solo le telepromozioni. Secondo la procura di Milano, Pippo Baudo aveva davvero il controllo di tutto nelle sue trasmissioni, anche delle società cui la Rai appaltava i servizi. E con la compiacenza, se non la complicità, dei vertici dell'azienda. L'ultima accusa parla di abuso in atti d'ufficio a fini patrimoniali e falso in atto pubblico in concorso con altre 15 persone, in gran parte dirigenti e funzionari Rai. Si va dall'ex direttore generale Gianni Pasquarelli, al capo struttura di Rai 1, Mario Maffucci, dallo «storico» responsabile della Rete 3, Bruno Voglino, all'ex direttore di Rai 1, Carlo Fuscagni, da Lorenzo Vecchione, ex direttore amministrativo, ad Attilio Zoccali, ex direttore dell'ufficio legale, da Carlo Orichuia, ex capo del personale, fino a Giampiero Raveggi, uno degli autori più apprezzati da Baudo per Sanremo. Tutti inquisiti ((nella loro qualità di incaricati di pubblico servizio», si legge nell'invito a comparire consegnato ieri dai carabinieri. Nell'elenco degli indagati compaiono inoltre Luigi Ferrari, responsabile della società demoscopica Explorer e i soliti Walter Croce e Franco Rizzo, i manager di Baudo già inquisiti per la vicenda delle telepromozioni e che, con gli appalti «guidati» avrebbero procurato a sé e a Baudo «un ingiusto vantaggio patrimoniale». Al centro dellle indagini, le gare per la fornitura di servizi di alcune trasmissioni condotte da Baudo tra il 1991 e il 1994 (Domenica In, '91-'92, La Vela d'oro, Umbria Fiction 1992 e Partita Doppia '92-'93), e per le edizioni di Sanremo dal '93 al '96. Nel primo caso, il pm Giovanna Ichino, avrebbe accertato la costante presenza nei programmi della Cierre e della Punto Zero, due società riconducibili allo stesso presentatore (amministrate dai suoi manager) che oltre a curarne l'immagine, avevano il controllo della selezione degli ospiti, dell'organizzazione della claque e di altri servizi, in violazione dei regola- Pippo Baudo menti Rai, senza cioè essere iscritte all'elenco delle ditte appaltatóri e saltando ogni graduatoria. Non solo: nel provvedimento si sostiene che Baudo avrebbe accreditato, «nel corso di svariate riunioni presso la Rai, Walter Croce quale incaricato per lo staff Rai e per la gestione delle riprese da Parigi del momento promozionale della Peugeot-Talbot», facendo così stipulare tra la casa automobilistica francese e la «Punto Zero» un contratto aggiuntivo relativo all'allestimento promozionale all'interno della trasmissione Partita Doppia del 9 e 11 marzo '93. Allestimento in realtà già compreso nel contratto tra la Peugeot e la Sipra, concessionaria di pubblicità Rai e che ora costa a Croce un'accusa per estorsione. Violazione delle regole sugli appalti anche per la società Explorer, già inquisita e prosciolta per la vicenda delle giurie del festival, che nel '93 subentrò alla Doxa nel lavoro di conteggio dei voti e scelta dei giurati a Sanremo. Un incarico ricevuto senza averne titolo, a costi più elevati, e che, secondo il pm, avrebbe indotto l'Explorer a produrre anche un falso docu- mento d'iscrizione all'elenco dei fornitori Rai. I primi sospetti sulle presunte irregolarità affiorarono quando, in occasione di una perquisizione effettuata nell'abitazione di Baudo, fu trovata copia di un'interrogazione parlamentare dell'ex deputato di An Guglielmo Rositani, nella quale si accennava a risvolti non chiari nell'affidamento a società facenti capo a Pippo Baudo di appalti relativi ad attività connesse a programmi condotti dallo stesso presentatore. Rositani in qualità di testimone confermò nel marzo scorso al pm Ichino il contenuto dell'interrogazione presentata tre anni fa. Secondo l'ex deputato il costo delle trasmissioni era di 7-800 milioni a puntata, «200 dei quali mediamente finivano nelle tasche della Cierre». Paolo Colonnello Pippo Baudo

Luoghi citati: Milano, Parigi, Sanremo, Umbria