Lavoro, Scalfaro premia ventìcinque cavalieri

Lavoro, Scoi!oro premia ventìcinque cavalieri Lavoro, Scoi!oro premia ventìcinque cavalieri Prevale l'industria del Nord-Ovest Nell'elenco c'è soltanto una donna ROMA. E' una piccola sintesi dell'Italia. La lista dei venticinque nuovi cavalieri del lavoro rappresenta le diverse anime di un'economia che insegue la ripresa e cerca di confermare il boom dell'esportazione. Fra i manager nominati c'è Paolo Cantarella, 53 anni, padre della Punto, che ha salito tutti i gradini nel gruppo Fiat fino a diventarne amministratore delegato nel 1996. Entrato alla Fiat nel 1977 nel settore componenti, dal 1983 all'89 è stato amministratore delegato della Comau, l'azienda del gruppo specializzata in macchinari ad alta tecnologia. Nel novembre 1990 è diventato amministratore delegato della Fiat Auto, realizzando un ampio e completo ammodernamento della gamma: oltre alla Punto, tra i modelli della sua gestione c'è l'accoppiata BravoBrava. Nella lista dei neocavalieri, fra gli uomini-simbolo dell'Italia che si mette in luce, figura poi l'ottantunenne Carlo Alessi Anghini, che dalla sua Omegna è partito alla conquista del mondo proponendo il design del made in Italy nel settore dei casalinghi in acciaio inossidabile. E c'è un emigrato abruzzese, Teodorico Vittorioso, 68 anni, che è riuscito a far fortuna in Usa, nel Massachusetts, fondando una fabbrica di scatole di cartone che fattura quasi 70 miliardi di lire e dà lavoro a 250 dipendenti. I nuovi cavalieri del lavoro sono stati nominati dal presidente della Repubblica Oscar Luigi Scalfaro in occasione del 2 giugno, festa della Repubblica. Sono stati scelti sulla base delle proposte formulate dal ministro dell'Industria Pierluigi Bersani. I premiati sono rappresentativi di diversi settori e di tutte le aree geografiche. Tuttavia c'è una piccola rivincita del vecchio triangolo industriale: quattro neocavalieri sono piemontesi (Cantarella, Alessi, Piergiacomo Guala, che guida un gruppo attivo nella termoplastica forte di 160 brevetti, e Lorenzo Ercole, presidente della Saclà); cinque sono lombardi (il presidente della Tecnimont Rosario Alessandrello, l'amministratore delegato della catena di supermercati Gs Livio Buttignol, il consigliere delegato del Credito Agrario Bresciano Corrado Faissola, Giuseppe Giuffrè che gestisce la casa editrice specializzata in pubblicazioni scientifiche e giuridiche e l'amministratore dele¬ gato della Sgs Pasquale Pistorio) e uno ligure (Enrico Albareto, amministratore delegato dell'Elsag Bailey, del gruppo Finmeccanica). Per una volta, quindi, il lanciatissimo Nord-Est è costretto a guardare. Premiato negli ultimi anni, ottiene questa volta la nomina soltanto per il trevigiano Marcello Toncelli, presidente della Breton, che ha installato nel mondo 85 fabbriche per la lavorazione della pietra, e per la bolzanina Silvana Spadafora, che ha fondato la Silvy, specializzata nell'abbigliamento sportivo, venduto per il 45% all'estero. La Spadafora è l'unica donna che figura nella lista dei venticinque nuovi cavalieri del lavoro. Fra i nominati, i più giovani sono il fiorentino Gianni Carità, che produce e commercia gioielli, e il livornese Piero Neri, che opera nel settore armatoriale gestendo rimorchiatori e trasporti marittimi. Sono nati entrambi nel 1945, un anno dopo Cantarella, due dopo Carlo Colaiacovo, amministratore delegato a Gubbio della Colacem (che opera nell'industria per l'edilizia). Quasi a testimoniare le sue storiche difficoltà, il Mezzogiorno è poco rappresentato nella lista dei neocavalieri: solo tre i nominati. C'è il leccese Antonio Filograna: ha fondato la Filanto, che produce 55 mila paia di scarpe al giorno. C'è Aurelio Ombra, che a Marsala ha ristrutturato una piccola azienda di famiglia impegnandola nella produzione di macchine per la generazione di energia. C'è il catanzarese Guglielmo Papaleo, che opera nella ristorazione, nella torrefazione del caffè e in campo turistico-alberghiero. Nessuno dei nominati proviene dalla Campania, uno solo è romano: si tratta di Corrado Antonini, presidente della Fincantieri. Completano la lista il modenese Clodo Righi (che ha creato le confezioni Frarica a Carpi e il marchio di camicie Dino Erre), Gian Annibale Rossi di Medelana (che gestisce il complesso agricolo Sairo in Toscana), Giulio Viozzoli (che ha creato ad Ancona una società specializzata nelle telecomunicazioni, la Aethra), Romano Volta (bolognese, presidente della società di elettronica Datalogic) e Oscar Zannoni (che a Reggio Emilia ha dato vita al gruppo di ceramiche Cisa Perdisa). [r. r.] Franco Hircali 0,1997