«Oltre ogni previsione» di Antonella Rampino

NAPOLITANO NAPOLITANO «Oltre ogni previsione» ROMA. «Il successo socialista ha superato ogni previsione - commenta il ministro degli Interni Napolitano -. Ha vinto la sinistra nel suo insieme, ma Jospin potrà governare senza alcun condizionamento e garantire un chiaro impegno europeista della Francia. Tuttavia questo impegno non potrà significare continuità in una lettura unilaterale e restrittiva del trattato di Maastricht. E' stata questa lettura da parte tedesca e francese che ha fatto perdere consensi sull'obiettivo della moneta unica e più in generale sulla questione europea. Si sta aprendo una fase nella quale la nascita della moneta unica il 1 gennaio 1999 dovrà essere perseguita sulle basi più ampie e dovrà essere accompagnato da serie politiche di crescita e di occupazione e da riforme istituzionale volte a riaffermare il primato della politica e delle istanze rappresentative e democratiche nell'Unione Europea». [r. i.l europea, che le elezioni francesi mettono in risalto. «Chirac, che della Francia è il presidente, ha potuto sciogliere il Parlamento dalla sera alla mattina, e quasi senza dare spiegazioni. Siamo sicuri che davvero il modello semipresidenziale, che si chiama appunto "alla francese", dia garanzie di stabilità?», si chiede, con interrogativo retorico, Fausto Bertinotti. Anche su questo, Mussi non è d'accordo: «Le sinistre in Francia hanno vinto perché quello francese è un sistema che ha raggiunto il bipolarismo, mentre in Italia siamo ancora in una lunga e difficile transizione. E il sistema semipresidenziale, comunque lo si consideri, rende comunque più distinti i blocchi politici e i loro programmi che non quello attualmente in vigore in Italia». La Loggia, nonostante la vittoria delle sinistre a Parigi sia stata schiacciante, e sia ancora «calda», non muta il giudizio positivo che il Polo del semipresidenzialismo ha sempre dato: «Proprio la vittoria di Jospin dimostra la grande flessibilità di questo sistema elettorale. Che offre, tra l'altro, molte garanzie. E' vero che il presidente della Repubblica ha la possibilità di sciogliere in qualsiasi momento le Camere. Ma è vero anche che l'elettorato può scegliere esattamente quello che il presidente della Repubblica non vorrebbe». Una dichiarazione nella quale La Loggia sottolinea la sconfitta «politica» di Chirac. E anche Clemente Mastella del ccd sottolinea in qualche modo questo aspetto: «La vittoria delle sinistre in Francia, dopo quella di Blair in Gran Bretagna, non ha valore ideologico. La verità è che il problema dell'occupazione è al primo posto nei pensieri dei cittadini europei». Ma, in Italia, Prodi non si scompone. «Con la vittoria in Francia di Jospin - osserva il Premier - si può dire che in 1 anno e 1 mese il quadro politico europeo è completamente cambiato. I primi siamo stati noi, poi la Gran Bretagna e adesso la Francia. Sono indicazioni popolari molto simili a quelle che ha portato l'Ulivo a una affermazione inaspettata e forse anche insperata. H voto a Jospin è un voto di riflessione, dato soprattutto per la paura di esagerare, per la paura di trovarsi molto soli di fronte al Continente». Antonella Rampino Obiettivo: evitare che la moneta unica sia l'unico motore dell'integrazione europea Si punta anche all'allargamento dell'Unione