La grande rivincita di Jospin

Il grande sconfìtto è l'Eliseo che ha bruciato il premier Juppé e il fedele ; Il grande sconfìtto è l'Eliseo che ha bruciato il premier Juppé e il fedele ; La grande rivincita di Jospin Umiliato alle presidenziali porta la Gauche al governo ma? Non sbandiera il suo, che già 9 milioni di francesi hanno letto. Gli basta pronunciare una parola magica in francese, «démocratie». Ne vuole di più: estenderla, farne il valore di base per governare. La seconda è rituale ma non meno significativa: «Giustizia». Politica, innanzi tutto. Jospin suggerisce la trasparenza come pubblica terapia. «Governeremo per tutti i francesi» esclama. E con il cuore. Dalla piazza, un'ovazione. Ma solo fuggevoli sorrisi gli attraversano il volto. «France2» l'aveva sorpreso, un'ora e mezza prima, dinnanzi al televisore con la famiglia. Esultanza, ma anche gravità. Jospin lo ripeterà sino alla noia: non vuole illudere la nazione, ci vorranno mesi per giudicare le sue riforme. Spettacolarità 0, efficacia 100. Ecco il suo credo. Matignon l'attende. Ne varcherà la soglia fra poche ore. S'ipotizzava, nei giorni scorsi, potesse cederlo a Delors. Ma non è il suo carattere. Lionel Jospin sa che un suo eventuale avvenire all'Eliseo passa attraverso l'incarico killer per eccellenza: quello di primo ministro. Juppé rassegnerà le dimissioni stamane. Eletto a Bordeaux (come Giscard in Alvernia) rilascia qualche frase dopo le 21. Auguri per i vincitori. Difesa del suo operato. Sorriso finale, e ad¬ dio. L'avevamo visto, nel pomeriggio, guidare un'utilitaria con pantalone bianco e camicia casual. In vacanza. E' un ex. Perderà, nei mesi a venire, anche la leadership rpr. Ma i suoi colleghi di coalizione, loro, schiumano. Veder nullificata la magica coppia rprudf dopo un'egemonia quadriennale attizza i rancori. Il termine «rifondazione» lo gettonano Edouard Balladur, Nikolas Sarkozy, Alain Madelin. Le rappresaglie interne non tarderanno. Occorre ridistribuire le carte. L'udf e i balladuriani all'attacco di Fort Chirac. Dominava il mugugno. Adesso esploderanno gli odi. Ne farà le spese anche l'Eliseo contro cui pressoché nessuno osava finora alzare la voce. Invece ecco Philippe Séguin ribadire la sua «differenza»: lascia comprendere che anticipare le elezioni fu errore rovinoso, e vuole «trarre le conseguenze» del tracollo. Gli epuratori sono in marcia. Ma faceva comunque tristezza Simone Veil nel suo tailleurino azzurro Chanel commentare: «E' dura». Suonata come gli altri, a partire dal trainer Chirac. Si consolino: malgrado i desideri di Robert Hue, forse il pcf resterà davvero fuori evitando loro l'estremo oltraggio. Enrico Benedetto Il Front National di Le Pen con un deputato entra per la prima volta in Parlamento La gioia misurata del vincitore «Il programma è la trasparenza Governeremo per tutti i francesi» Lionel Jospin, 60 anni, saluta la folla di sostenitori che lo festeggia Nella foto piccola, Jacques Toubon, responsabile per la Giustizia nell'esecutivo Juppé: ha fallito l'obiettivo e non entrerà all'Assemblée

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