« Rivedrò la mia bambina» di Cristiano Chiavegato

« « Rivedrò la mia bambina» Alboreto: e Schumi è pronto per vincere il mondiale piloti ROMA DALL'INVIATO Michele AlboreMichele Alboreto, quarantenne, ha appena i capelli un po' più brizzolati di quando al termine della stagione '94 lasciò la Formula 1. Da allora però non ha mai lasciato il volante. Guidare gli piace e ha mantenuto intatta la sua grinta. Non ha dimenticato i cinque anni trascorsi alla Ferrari, fu l'ultimo italiano a vincere a bordo di una rossa del circus dei motori. Alboreto, cosa pensa di questa iniziativa della Ferrari? «Mi sembra un'idea straordinaria. Una festa dello sport. Un modo per unire tutti gli italiani in un momento difficile. Il nome della Casa del Cavallino Rampante è una specie di coagulatore di ogni passione. Qualcosa di prestigioso che tutto il mondo ci invidia. Forse una delle poche cose che gli altri non hanno più di noi». Emozioni particolari a ritrovarsi in mezzo a tante vetture che hanno fatto la storia? «Grandi sensazioni. Anche per me personalmente. Mi hanno detto che guiderò la C4 del 1984, la mia "bambina". Potrei non entrare più nell'abitacolo. No, vedrete che ci riuscirò, sarà troppo bello». - Eppure c'era stato un momento1 in cui Alboreto non sembrava più amare la Ferrari... «E' vero. Quande^'era John Barnard responsabile tecnico. Non potevo sopportarlo. Un personaggio negativo che a mio avviso ha fatto tanti danni. Adesso è tutto diverso, Maranello ha ritrovato serenità e la giusta direzione». Adesso la squadra corse sembra funzionare meglio. Come vede un personaggio che ha vissuto all'interno della Ferrari la stagione in corso? «Bene. Prima di tutto la F310B adesso è affidabile. Due vetture che arrivano sempre al termine delle corse. Non succedeva da anni. Questo è il primo traguardo importante. E si fanno progressi, anche se ci sono ancora dei problemi da risolvere. Ma, da quello che ho capito, alla vettura presto saranno apportate modifiche che potrebbero essere importanti per fare un salto avanti decisivo». Un parere su Schumacher. Può o essere veramente l'arma vincente? «Ho conosciuto Michael in pista perché quando lui iniziava io ero ancora in Formula 1. Non ci siamo mai frequentati ma ho capito che è un ragazzo onesto, dotato di grandi qualità anche morali. Un elemento positivo che non può non fare bene a una squadra. Penso che lavori molto bene e che ci tenga a vincere un Mondiale con la Ferrari». E c'è una possibilità effettiva di conquistare il titolo piloti? «Io credo di sì. Schumi è il migliore, il più bravo. Se avrà un po' di fortuna riuscirà a farlo quest'anno». Cristiano Chiavegato Michele Alboreto

Persone citate: Alboreto, John Barnard, Michele Alboreto, Schumacher

Luoghi citati: Maranello, Roma