«Sigarette bandite nelle banche»

«Sigarette bandite nelle banche» Ma dal ministero non ci sono conferme all'annuncio dell'associazione «Sigarette bandite nelle banche» 77 Codacons: Visco vieta il fumo allo sportello ROMA. No al fumo nelle banche. Nella giornata mondiale contro il tabacco, il ministero delle Finanze ha ordinato all'Abi, l'associazione che rappresenta le aziende ordinarie di credito, di mettersi in riga e far applicare «la normativa in merito al divieto di fumo nei locali adibiti anche alla prestazione di servizi resi per l'Amministrazione finanziaria». Almeno questo è quanto ha annunciato ieri il Codacons, l'associazione per la difesa dei consumatori. Nessuna conferma dal ministero delle Finanze che si proclamava incapace di confermare o di smentire la notizia. Ma il Codacons aveva cifre e dettagli a conferma dell'annuncio. «Ieri il ministero delle Finanze - raccontava l'associazione - ha impartito all'Abi la direttiva 2/4645 del 5 maggio scorso per imporre il divieto di fumo immediato in tutte le banche operanti nel nostro territorio». Tutto sarebbe cominciato secondo il Codacons - dopo un blitz compiuto nei locali che ospitano l'istituto di credito all'interno del ministero di Grazia e Giustizia. «Fumavano anche i muri - ha spiegato il Coordinatore per le problematiche del fumo del Codacons, Vincenzo Masullo -. Abbiamo denunciato alla Procura della Repubblica la banca e chiesto all'Abi e al ministero delle Finanze di applicare la direttiva della presidenza del Consiglio, visto che le banche svolgono servizi pubblici in concessione dello Stato». Ieri sarebbe arrivata la risposta positiva del ministero, secondo quanto ha rivelato l'associazione dei consumatori. Ma la battaglia contro il fumo del Codacons non si è limitata alle banche. L'associazio¬ ne ha anche impugnato davanti al Tar del Lazio i decreti con cui i Monopoli di Stato autorizzano i tabaccai a installare per strada le macchinette distributrici di sigarette che «consentono la vendita di tabacco ai minori di 16 anni, vietata dalla legge». Per questo motivo, due persone sono state denunciate per abuso di atti d'ufficio e vendita vietata di tabacchi: il direttore generale dei Monopoli Ernesto Del Gizzo e il titolare del distributore installato nel quartiere Prati di Roma, in via Ferrari. Il Codacons ha poi aperto in sei città italiane (Catania, Messina, Latina, Milano, Roma, Firenze) sportelli antifumo, per le denunce dei cittadini in merito a inosservanze dei divieti antifumo all'interno dei locali pubblici o privati aperti al pubblico. Contro il fumo e, in particolare, contro il Monopolio dei Tabacchi si era schierata anche il ministro della Sanità Rosy Bindi, che ieri ha precisato la sua posizione, riproponendo l'eliminazione del Monopolio dei Tabacchi, «una prova di civiltà», e ribadendo la necessità di «una lotta a tutte le dipendenze». La sua proposta è stata accolta con favore da Gianni Alemanno dell'esecutivo politico di An e da Silvio Garattini, direttore dell'istituto di ricerche farmacologiche «Mario Negri» di Milano. [r. r.] Carlo Rienzi, presidente del Codacons

Persone citate: Carlo Rienzi, Gianni Alemanno, Mario Negri, Monopoli Ernesto, Rosy Bindi, Silvio Garattini, Vincenzo Masullo, Visco

Luoghi citati: Catania, Firenze, Latina, Lazio, Messina, Milano, Roma