Moratti: attenti al calci E' come una donna viziata

Moratti: attenti al calcia W come una donna viziata Il presidente dell'Inter: «Con tutti gli sponsor che porta, Ronaldo non è poi così caro» Moratti: attenti al calcia W come una donna viziata SIAMO in auto, stiamo andando a Padova dove Massimo Moratti devo partecipare a una riunione. «Mi piace stare in macchina, mi rilassa, posso riflettere, stare tranquillo». il lavoro. Partiamo da quello? «Faccio il petroliere con mio fratello. Siamo responsabili dell'azienda di famiglia che ci ha lasciato nostro padre». Che cosa vi ha insegnato vostro padre? «Tutto. Viveva con grande rispetto la libertà degli altri, però ci impregnava della sua intelligenza». Che tipo di uomo era? «Detto da me che può sembrare esagerato, ma era un uomo geniale, con una grandissima tenacia e umanità. Aveva un modo bello di stare al mondo». Era un padre difficile Angelo Moratti? «No, tutt'altro; disponibile e sempre pronto a capire, ad avvicinarsi ai nostri desideri». Suo fratello e sua cognata Letizia sono legatissimi a San Pa- trignano, e lei? «Credo che sia una bellissima cosa e hanno un grande merito per averla fatta. Io li seguo con affetto in questo impegno». Lei va d'accordo con Letizia? «Sì, è brava. Ha un carattere diverso dal mio, è molto decisa e determinata, doti che possono servire molto nella vita». L'Inter è stata di suo padre. Adesso è sua. «Ho fatto l'errore (ride) di ritornarci! L'ho vissuta con papà come una grande esperienza. Ho imparato soprattutto a perdere. Certo, con il calcio quando vinci è veramente bello. Il calcio è im ambiente che sembra facile, ma non lo è, è come una donna con un carattere strano e viziato: ti affascina, ma non sai mai quaii sono le sue reazioni». Lei è contento dell'Inter? «Sì, è un impegno verso i tifosi, che non sono clienti, ma degli innamorati. Mi sento legato a loro. Certe mattine però mi sveglio e mi dico: ma faccio bene?». Le costa molto? «Sì, ma sono convinto che alla fine economicamente diventerà una buona cosa. Certe società calcistiche diventeranno redditizie come una qualsiasi altra industria». Cento miliardi per Ronaldo non le sembrano troppi? «E' vero che nella storia calcistica è forse il giocatore che costa di più, ma porta con sé moltissimi sponsor, è un moltiplicatore, e alla fine costa meno». Ma com'è possibile che un calciatore costi così tanto? «E' come un grande artista, quando lo trovi non ha prezzo». Ma che cosa vuol dire l'Inter per un milanese? «E' la squadra ricca, forse. Per l'interista è una grande sofferenza. Ma dà anche grandi emozioni». In che cosa è diversa dal Mì- lan? «Difficile dirlo. Sa, la squadra si sceglie da bambini, forse influenzati dai giocatori. Devo dire che l'interista è fedele, critico e severo, ma sempre vicino nei momenti duri». Che cosa pensa del nuovo sindaco di Milano? «Non posso dare un giudizio, ha appena cominciato. Mi auguro che abbia una visione ampia e illuminata, ma non lo conosco». Perché ha rifiutato di candidarsi come sindaco? «Sarei stato troppo invadente, troppo presente. Ci vuole un po' di prudenza». I Moratti sono molto discreti? «Sì. Credo di sì. Non mi piace essere invadente». Lei vive in modo semplice? «Apprezzo molto la famiglia, i bambini, i rapporti umani». Quanti figli ha? «Cinque, hanno da 9 a 24 anni». Sono tifosi? «Sì, un po' come lo eravamo noi. Guardano il papà e sperano che non soffra. Sono tifosi per amore. Se l'Inter perde hanno paura che io sia triste e così mi stanno vicino». Che rapporti ha con la squadra? «Non vedo i giocatori come vecchi signori con i miliardi in banca, ma come ragazzi che s'impegnano nello sport. Li vedo come atleti». E gli allenatori? «Ho un buon rapporto, ma mi capita di cambiarli». Il suo preferito? «Senza dubbio Lippi. Ma voglio parlare dell'allenatore che è appena andato via, Roy Hodgson. E' umanamente una delle persone migliori che ho conosciuto. Purtroppo aveva dei problemi con il pubblico, ma è un uomo da stimare». Fra presidenti siete amici? «C'è comprensione reciproca. E' un po' come se fossimo tutti con delle amanti segrete. La squadra di calcio è un po' così. Dipende poi dalle persone. Io ho affetto per Umberto Agnelli, amicizia con Berlusconi e Gazzoni. Ma al di là dell'affetto esi¬ ste la competizione e ognuno cerca di vincere». Quando non si occupa di calcio che cosa fa? «Quello che vorrei fare, soprattutto, è capire i miei figli, i loro sentimenti. Ci vediamo a pranzo o la sera, si chiacchiera per ore, si condividono i problemi». Passiamo alla politica. Prodi sta facendo bene? «Sta tentando di portarci a tutti i costi in Europa, ma forse ci costa un po' troppo». E Bossi? «Ha intuizioni che non sono sbagliate, ma sono espresse male. In questo momento sta esagerando. Certamente l'Europa sarà meno nazione e più zone geografiche. In questo la Germania è più facilmente divisibile. L'Italia deve restare unita. L'idea federale mi piace, è intelligente, ma noi lavoriamo nel Sud e non vediamo differenze». Che pensa dei fatti di Venezia? «Sotto l'aspetto estetico sembra una cosa ridicola, ma se si vuol ca¬ pire il significato, è pericoloso. E' un segno di malessere in una regione di grandi lavoratori. Non bisogna arrivare a cose più serie e più gravi. L'Italia sta bene, mantiene le stesse caratteristiche: grande capacità di lavoro, genialità e fantasia. Deve fare dei sacrifici, ma non devono essere troppo pesanti». I Moratti litigano? «No. A volte discutiamo ma troviamo sempre una soluzione». Parlate di politica? «Il meno possibile». Non abbiamo parlato di sua moglie, la nasconde? «No, non la nascondo, ma non ama molto mettersi in vista. La stimo e le voglio bene». Lei è un uomo prudente? «Direi di sì, anche se mi piace il rischio, ma chi ama il rischio fondamentalmente è prudente». E' coraggioso? «Non lo so, lo divento se devo difendere un principio o un ideale». Alain Elkann Guidare la società nerazzurra mi costa molti soldi, ma sono convinto che alcuni sodalizi potranno diventare redditizi come una buona industria p J U Albertini? Non lo conosco Non mi sono candidato a sindaco di Milano perché sarei stato troppo invadente, troppo presente^ DOMENICA CON Il calciatore brasiliano Ronaldo e la sua fidanzata. A destra il presidente dell'Inter Massimo Moratti

Luoghi citati: Europa, Germania, Italia, Milano, Padova, Venezia