«Sindrome africana nelle città»

«Sindrome africana nelle città» Variazioni del clima «Sindrome africana nelle città» ROMA. Negli ultimi anni il clima delle grandi città ha subito sensibili variazioni. Piove in modo diverso ed è diminuita l'escursione termica. Sono questi i due principali risultati di una ricerca condotta dal servizio meteorologico dell'Aeronautica Militare, presentata ieri a Roma in occasione della giornata mondiale della meteorologia 1997. Secondo l'indagine, le temperature minime nelle aree urbane sono aumentate in media di 1 grado, mentre le massime sono rimaste pressoché stazionarie. Inoltre, piove in modo molto più intenso e diverso rispetto ai decenni scorsi. Le precipitazioni sono in generale più numerose, ma soprattutto - ha spiegato Roberto Epifani del servizio meteorologico dell'Aeronautica Militare - sono molto più intense. In un giorno, infatti, la pioggia può superare i 50 millimetri, mentre nella norma in un mese ne cadono solo 100. Per quanto riguarda Roma, poi, il famoso Ponentino non è sparito, anzi la sua velocità è aumentata ed è più frequente rispetto al passato. Pero si ferma alla periferia perché, schermato dai palazzi, non riesce a raggiungere il centro cittadino. Di fronte a questi fenomeni, l'importanza di una più approfondita conoscenza delle trasformazioni climatiche nelle grandi concentrazioni urbane è stata sottolineata dal capo del servizio meteorologico dell'Aeronautica Militare Carlo Finizio. Se nel 1950, il 33 per cento della popolazione mondiale viveva nelle città, nel 2000 questa percentuale salirà al 50 per cento per arrivare a un massimo del 75 per cento nel 2025. Di fatto, le città sono diventate isole di calore, ha detto Finizio, provocando variazioni in tutti i parametri meteo-ambientali, come la temperatura, la visibilità e le precipitazioni. Per questo motivo, fare previsioni sempre più esatte è importante anche per lo sviluppo della città nel loro insieme, dalla progettazione edilizia al fabbisogno energetico, fino alla pianificazione degli eventi sociali e sportivi. Non a caso, il comitato olimpionico internazionale adesso include, nel giudicare le candidature delle varie città a sedi dei giochi olimpici, anche le condizioni atmosferiche che devono essere compatibili con gli eventi sportivi. E' chiaro, quindi, che per Roma, che ambisce a ospitare le Olimpiadi del 2004, lo studio e la conoscenza delle proprie caratteristiche climatiche (e delle loro trasformazioni) sarà un'ulteriore risorsa. [Ansa]

Persone citate: Carlo Finizio, Finizio, Roberto Epifani

Luoghi citati: Roma