«Comperai un aereo per Craxi»
«Comperai un aereo per Crono» L'acquisto avvenne tra il '91 e il '92, il velivolo era parcheggiato a Ginevra «Comperai un aereo per Crono» Raggio: pagato con i soldi dei conti esteri MILANO. Bettino Craxi aveva a disposizione un aereo che gli permetteva spostamenti riservati? Il dubbio circolava da parecchio tempo tra gli inquirenti milanesi. Adesso dal verbale di Maurizio Raggio spunterebbe una risposta affermativa: il condizionale è d'obbligo perché nessuno, a Palazzo di giustizia, ha voluto confermare l'indiscrezione. Che, comuque, riapre il «giallo» sul passaporto di Craxi e sul fatto se lui abbia o no effettuato viaggi dopo il formale ritiro del documento, nel maggio del '94. C'erano state infatti varie segnalazioni, in particolare di un suo spostamento in Svizzera durante l'estate di quell'anno. Sulla questione dell'aereo Raggio sarebbe stato piuttosto preciso. Innanzitutto la spesa: circa due miliardi, prelevati dai conti esteri che gestiva per conto dell'ex segretario del psi. Poi la dislocazione del velivolo: in Svizzera, e precisamente a Ginevra. Qui infatti ha sede una società di avionoleggio costituita da Raggio ad hoc per acquistare l'aereo e per gestirlo. Le spese di manutenzione sono infatti molto alte e per farvi fronte la società costituita da Raggio aveva noleggiate il mezzo anche a persone completamente estranee alla cerchia di Craxi: in sostanza, un'esigenza (quella di spostamenti riservati) che si sarebbe trasformata anche in una redditizia attività commerciale. Raggio avrebbe poi datato il momento dell'acquisto dell'aereo: tra il '91 e il '92. Craxi gli avrebbe motivato la spesa con il suo desiderio di evitare di attraversare gli aeroporti ed essere quindi riconosciuto. Le date diventano poi importantissime a partire da maggio '94 quando a Craxi, che non viene più rieletto al Parlamento, il documento viene ritirato. In modo formale, perché a quell'epoca secondo quanto ha sempre sostenuto - era già in Tunisia e da lì non si sarebbe più mosso. Un anno dopo esplode il «giallo»: il documento viene ritrovato nella sede della «Giovine Italia» a Roma. E c'è un timbro che la procura considera contraffatto: potrebbe mascherare un visto di ingresso posteriore al provvedimento dei magistrati. Un viaggio magari compiuto sull'aereo privato? Raggio avrebbe escluso spostamenti di Craxi successivi al maggio '94. Ma qui subentra lo scetticismo della procura, la quale sospetta fortemente che l'ex segretario del psi e il suo amico di Portofino abbiano concordato parecchie risposte da fornire ai magistrati. Per questo, dopo la testimonianza Raggio, la procura ha deciso di trasmettere parte del suo verbale di interro- gatorio al gip Cristina Mannocci presso cui è in corso l'udienza preliminare sul passaporto di Craxi e sulle eventuali violazioni del divieto di espatrio. Inoltre la polizia è incaricata di svolgere ogni accertamento sui voli compiuti dall'aereo e sulle persone trasportate: è più che probabile che alle autorità svizzere venga chiesto, per roga¬ toria, il sequestro del jet e di tutti i piani di volo. Qualcosa di più Raggio potrebbe dire già oggi, quando riprenderà il suo interrogatorio. Dalle Bahamas sono in¬ fatti arrivati, nello studio del suo avvocato Gaetano Pecorella, i documenti bancari con cui dovrebbe spiegare lo spostamento del denaro. Cioè di almeno 35 miliardi transitati dalla Svizzera a Nassau e da qui spostati in Estremo Oriente. Degli altri miliardi cinque sono ancora alle Bahamas e almeno una dozzina sarebbero stati spesi: da Raggio in prima persona, col «permesso» di Craxi, per mantenersi in Messico (compresi champagne e compagnie femminili in carcere) e per lo stesso ex segretario psi e le sue esigenze ad Hammamet. [s. mar.] li faccendiere esclude viaggi dell'ex leader psi dopo il maggio'94 Palazzo di Giustizia non conferma nulla L'ex leader socialista Bettino Craxi Maurizio Raggio -
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