Il «San Giovanni» propone una rete di centri oncologici
Il «San Giovanni» propone una rete di centri oncologici Il «San Giovanni» propone una rete di centri oncologici Il notaio Roberto Goveani, ex presidente del Torino Calcio, comparirà come imputato in un processo fissato in pretura per il 16 luglio: il pm Giulio Monferini lo accusa di appropriazione indebita di più di 800 milioni. Un fatto che sarebbe avvenuto tra il •90 e il '92 di trasferire 500 milioni su un conto della «Gima», la società (sempre di Borsano) che controllava la «Teme». Quel mezzo miliardo non venne più restituito, e quando la Gima fallì finì nel calderone del crack. Altri 300 milioni, sempre per il pm Monferini, sarebbero invece stati versati dai compratori direttamente alla «Teme» che, invece di consegnarli a Goveani come aveva fatto fino a quel momen¬ to, se li trattenne, dando in garanzia al notaio assegni per lo stesso importo. Il notaio li accettò - sempre per l'accusa - pur sapendoli scoperti. Fu così, che 22 acquirenti si ritrovarono con il mutuo da pagare per la seconda volta. Nessuno ha denunciato la cosa: nel timore, forse, che la giustizia revocasse gli atti di vendita, firmati a meno di due anni di distanza dal fallimento delle società di Borsano. Il notaio oggi esercita la professione in 3 studi in Sardegna (ad Olbia, San Teodoro e Siniscola). Il suo avvocato, Giorgio Piacentino di Pinerolo, lo difende: «E' un'accusa infamante. Che Goveani abbia pagato per la gestione del Torino, va bene. Ma che oggi lo si voglia attaccare nel suo comportamento professionale è indegno. Come notaio, ha sempre agito con estrema correttezza. Non ha mai preso un soldo dai compratori: chi acquista un immobile, del resto, consegna sempre il denaro al venditore, e così è avvenuto anche in questo caso. Chi afferma che si è appropriato di soldi altrui risponderà di ciò che dice». [g. fav.] UNICEF
Persone citate: Borsano, Giorgio Piacentino, Giulio Monferini, Goveani, Monferini, Roberto Goveani
Luoghi citati: Olbia, Pinerolo, San Teodoro, Sardegna, Siniscola
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