Rischia la galera l'ex presidente granata
Rischia la galera l'ex presidente granata Rischia la galera l'ex presidente granata Goveanì rinviato a giudizio per appropriazione indebita Questa volta l'ex presidente del Torino Calcio, il notaio Roberto Goveani, rischia di andare in galera. Comparirà come imputato in un processo fissato in pretura per il 16 luglio: il pm Giulio Monferini lo accusa di appropriazione indebita di più di 800 milioni. Un fatto che sarebbe avvenuto tra il '90 e il '92: la somma contestata è diventata oggi, per effetto dell'inflazione, un miliardo e 400 milioni. E siccome il notaio ha già patteggiato un anno e 7 mesi alla fine dell'inchiesta del pm Giangiacomo Sandrelli sul crack di Gian Mauro Borsano, se le nuove accuse nei suoi confronti fossero confermate potrebbe ritrovarsi, bruciata la condizionale, a scontare tutte e due le pene in carcere. I guai del notaio, ancora una volta, sono collegati alle attività di Borsano. Quest'ultimo mise in vendita tramite la «Teme srl» (una società di cui era l'amministratore di fatto) circa 200 appartamenti, quasi tutti a Settimo e a Torino. Gli alloggi erano gravati da ipoteche dell'Ince, l'Istituto per la concessione dei mutui della Banca popolare di Novara. Secondo l'accusa fu Sul trasferimento Goveani a redigere gli atti di vendita degli alloggi, e a incassare in prima battuta i soldi: alcuni compratori estinsero subito il mutuo, altri se lo accollarono. Stando all'accusa, Goveani avrebbe versato su un suo conto bancario circa 1 miliardo. I soldi vennero inizialmente «bloccati» in attesa che Vince procedesse al frazionamento dei mutui. A un certo punto, però, sempre per il pm, Borsano chiese al notaio In aiuto ai pazienti
Persone citate: Borsano, Gian Mauro Borsano, Giangiacomo Sandrelli, Giulio Monferini, Goveani, Ince, Roberto Goveani
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