Assessore al Lavoro critica l'assunzione di tecnici francesi

Assessore al Lavoro critica l'assunzione di tecnici francesi Assessore al Lavoro critica l'assunzione di tecnici francesi E' finito a mezzogiorno con una mega torta alla frutta da novanta chili divorata da standisti, editori, giornalisti. E con un velo di amarezza molto ben dissimulato: i visitatori al Salone del Libro, malgrado il recupero record del fine settimana, sono scesi e l'edizione del decennale si è chiusa a 218 mila contro i 232 mila dell'anno scorso. Il salone era in perenne ascesa dal '91 (106 mila), ma era arrivato a 120 mila alla seconda edizione dell'89. Quindi la flessione non è una novità nella sua ormai lunga storia. Guido Accornero non ne ha fatto un dramma: «Un calo di meno del 10% non ha significato particolare; inoltre dobbiamo ricordare che Torino è uscita da 2 mesi di battaglia elettorale». I 232 mila del '96 rimangono - per l'inventore del Salone - «un limite invalicabile come il 9 e 9 sui 100 metri». E poi si consuma meno in assoluto e «il libro non fa eccezione. A Parigi i visitatori di un analogo salone sono gli stessi». Inoltre la Festa del libro (e cioè uno sconto del 20% a chiunque e ovunque) nei 15 giorni precedenti il Salone non ha certamente aiutato lo scatenamento della grande bouffe di volumi che probabilmente gli organizzatori si aspettavano. E questo introduce all'annoso problema degli sconti che al Salone non si fanno e contro cui Accornero è fermissimo. «Non penso, e non lo pensa neppure il governo francese, che lo sconto sia premiante per il libro; semmai si dovrebbe fare una politica del prezzo». Accornero ha affrontato puntigliosamente tutte le critiche che in sei giorni si sono addensate sul salone. «Il prezzo del biglietto era fermo da 4 anni, altrove le mostre costano ben di più». «Si riverberano su di noi critiche alla struttura Lingotto come quella sui parcheggi in cui non si riesce a entrare; le gireremo a Lingotto». Ha anche voluto rispondere alla lettera inviatagli da 135 standisti e visitatori (tra cui Daniel) di protesta contro l'esposizione di libri che negano l'olocausto. «E" successo anche a Parigi. Io non condivido quelle tesi, ma non posso, non ho gli strumenti e non credo sia giusto proibire le idee». Così l'immortalità ha lasciato La Regione chiede norme più severe su cibi e bevande serviti agli alunni

Persone citate: Accornero, Guido Accornero

Luoghi citati: Parigi, Torino