la regione vigilerà sulla fusione

Per Crt-CariVerona Per Crt-CariVerona La Regione vigilerà sulla fusione «Vigileremo sulla fusione Crt-Cassa di Risparmio di Verona perché fino a completa privatizzazione siano garantite le condizioni di equità». L'impegno è stato assunto ieri pubblicamente dal presidente della giunta regionale, Enzo Ghigo, in risposta a un'interrogazione del consigliere Pasquale Cavaliere; che aveva parlato di un'«operazione sempre più svantaggiosa per 0 polo bancario torinese». Secondo il capogruppo dei Verdi, infatti, «in base a quanto emerge dagli ultimi deliberati della Crt non si tratterebbe affatto di un accordo paritetico, perché la Crt non deterrebbe nella nuova holding le stesse azioni della CariVerona come viene formalmente dichiarato». Il presidente della Regione ha comunque sottolineato di nutrire preoccupazioni per il futuro della Crt: «E' pur vero che la conversione delle azioni privilegiate totalmente possedute dalla CariVerona può dare alla stessa la quasi maggioranza assoluta e quindi mettere in posizione di subalternità la Crt. La giunta non può far altro che associarsi al disagio di tutti coloro (e sono tanti) che temono che sia proprio Verona, e non Torino, la sede operativa della nuova holding nella quale dovrebbe confluire U 100 per cento della cassa di Risparmio di Torino». Da qui il pressante «invito affinchè venga opportunamente salvaguardata, senza cedere a subalternità di sorta, l'immagine di Torino e della Regione». E proprio in vista del dibattito di ieri il presidente della Fondazione Crt, Andrea Comba, ha scritto a Ghigo e al presidente del Consiglio Regionale, Rolando Picchioni, per dare rassicurazioni sull'operazione. «L'accordo - scrive Comba - è finalizzato alla rapida privatizzazione del nuovo gruppo bancario in cui la Fondazione Crt manterrà comunque una presenza significativa. Le sue clausole sono espressamente studiate per garantire la pariteticità della Fondazione Crt e dei suoi partners negli organi decisionali e per evitare quindi prevaricazioni e "colpi di mano" (che, del resto, non ci attendiamo dai nostri partners con i quali cordialmente condividiamo le visioni strategiche)». Per Comba «l'accordo con Verona farà sorgere uno dei maggiori gruppi bancari italiani, presenta la possibilità di importanti sinergie tra le banche partecipanti senza compromettere in alcun modo la loro autonomia operativa; non dà luogo a significative sovrapposizioni territoriali e quindi non comporta tagli occupazionali e si pone come vigoroso strumento di sviluppo del Piemonte». [m. tr.] O LIBERI PROFESSIONISTI DEL SETTORE INFORMATICO SCRIVETE PER RICEVERE MAGGIORI INFORMAZIONI A: PIEMMEGI MARKETING & COMMUN1CATION CASELLA POSTALE 303 VIA LEINT IO/A 10036 SETTIMO TORINESE (TO) CITANDO SULLA BUSTA IL RIFERIMENTO UN/97 OPPURE INVIANDO UN FAX ALLO 011/897.01.53 CITANDO LO STESSO NUMERO DI CASELLA E DI RIFERIMENTO VERRETE RICONTATTATI CELERMENTE provincia di torino citta di torino bboione PIEMONTE LA NUOVA ARCA [g.b.]

Persone citate: Andrea Comba, Comba, Enzo Ghigo, Ghigo, Pasquale Cavaliere, Rolando Picchioni

Luoghi citati: Piemonte, Settimo Torinese, Torino, Verona