Torino e Detroit ora sono più vicine di Francesco Bullo

Le due capitali dell'automobile allargano la cooperazione a tutti i settori industriali Le due capitali dell'automobile allargano la cooperazione a tutti i settori industriali Torino e Detroit ora sono più vicine Il governatore del Michigan sigla un'intesa commerciale Si rafforza l'asse Torino-Detroit: le due capitali dell'auto, dopo i risultati positivi nel settore «automotive», allargano la cooperazione a tutti i comparti industriali. L'ulteriore passo avanti in questa direzione è stato la firma di un «Programma commerciale strategico», ieri mattina, da parte del governatore del Michigan, John Engler, e dei presidenti della Camera di commercio di Torino, Giuseppe Pichetto, e del Centro estero Camere di commercio piemontesi, Franco Stradella. Nel comparto dell'auto, al quale viene attribuita una capacità produttiva di oltre 68 milioni di «pezzi» nel mondo, di fronte ad un mercato che oggi ne assorbe 49 milioni di unità, c'è preoccupazione e si dovranno fare i conti con la concorrenza. Ma Pichetto non ha dubbi: «Vinceranno i migliori - ha detto - che sono poi Detroit e Torino». Ed è la collaborazione, secondo John Engler, l'arma principale per sostenere la competitività dell'industria automobili- li presidente della Camera di Commercio di Torino (da sinistra) Giuseppe Pichetto e il governatore del Michigan John Engler stica del Michigan e del Piemonte: «Noi diciamo sempre alle nostre aziende - ha spiegato il governatore - che non basta essere i migliori nel proprio Paese; occorrono partner in Europa ed in Asia. E oggi riconosciamo al Piemonte e a Torino il talento e la capacità oltre all'apertura verso altre aree produttive». Nel corso dell'incontro sono stati ricordati anche i numeri che legano il Piemonte e gli Sta¬ ti Uniti: l'anno scorso l'export subalpino ha superato abbondantemente i 2500 miliardi di lire (5% dell'export totale), mentre il valore dell'import ha sfiorato i 1400 miliardi (4%). Ed uno dei settori più vivaci si è confermato, appunto, proprio quello degli autoveicoli e dei ricambi che nel '96 ha fatto registrare un saldo commerciale attivo di quasi 60 miliardi. Complessivamente l'export del Michigan verso l'Italia ha oltre¬ passato i 141 milioni di dollari, con un incremento del 15% rispetto al'95. A parere del governatore Engler, Torino e Stato del Michigan hanno «impressionanti» affinità: innanzitutto una base industriale, ma anche «segrete» risorse turistiche non sempre note al mondo esterno. «A Torino - ha aggiunto - noi desideriamo creare opportunità su basi comuni, massimizzando i vantaggi del lavoro fatto insieme, diventando competitivi ma non a scapito di salari più bassi, come invece avviene in altri Paesi concorrenti». Non solo parole o dichiarazioni d'intenti, ma fatti. Nel pomeriggio, infatti, il governatore del Michigan si è incontrato con i responsabili di numerose aziende: da Cablelettra a Comau, da Ime a Graziano Trasmissioni, da Industrie Pininfarina a Saiag, da Teksid a Giugiaro Design, San Valeriane Pti Alba Tech, per citarne solo alcune. Francesco Bullo

Persone citate: Franco Stradella, Giuseppe Pichetto, Graziano Trasmissioni, John Engler, Pichetto, Pininfarina