C'è il buio oltre la rete

Mentre a Parigi cade Ivanisevic, gli italiani contro Galgani Mentre a Parigi cade Ivanisevic, gli italiani contro Galgani C'è il buio oltre la rete Anche Panatta pronto a dimettersi PARIGI DAL NOSTRO INVIATO Vi avevamo promesso (o minacciato) un'altra puntata, eccola: il tennis italiano è nel caos. Dopo le dimissioni di Bartoni e le sparate verbali di Galgani, sulle quali è meglio stendere un velo, ieri è stato il turno di Panatta e in un certo senso anche del Consiglio federale che ha fissato una riunione straordinaria per venerdì nella quale, recita u comunicato, verranno fatti i necessari approfondimenti e prese le conseguenti decisioni. Sembra che l'atteggiamento del presidente non sia stato gradito da alcuni dei suoi consiglieri. Panatta, parlando con i giornalisti, è stato molto cauto, non è andato a rete con una delle sue leggendarie volée. Ha dato due spiegazioni: come Barioni è arrivato alle dimissioni e cosa prevedeva il progetto di ristrutturazione del settore tecnico. Primo punto: «Il contrasto è nato sulla nomina degli allenatori regionali. Noi pensavamo che dovevano essere scelti dal settore tecnico e non dai comitati, come voleva Galgani. Bartoni ha parlato con il presidente, ha sbattuto contro un muro e allora ha dato le dimissioni. Doveva essere salvato il principio che il Consiglio è solo un organo di controllo, e che una volta affidato un compito a un professionista, questo deve avere carta bianca. Oppure essere cacciato». Secondo punto: «Bartoni ha avuto l'incarico, io dovevo occuparmi del puro aspetto tecnico. Ho preso contatti con un sacco di gente: Barazzutti, Raffaella Reggi, che non andava bene a Galgani, Cancellotti, Piatti, Castellani, Coppo, Carnovale. Ho parlato anche con Bob Brett e Nick Bollettieri. Entro il 5 giugno dovevamo mettere tutto sul tavolo ed elaborare il progetto: a questo punto credo che manchi la volontà politica per fare un lavoro serio». Galgani ha parlato di comitati d'affari. «Forse intendeva dire di sostituire questi comitati» ha replicato Panatta. «In realtà noi abbiamo fatto solo delle scelte tecniche, non abbiamo nessun potere economico. E poi Bartoni l'hanno scelto loro, a me hanno chiesto solo una collaborazione. E' logico, a questo punto, che non esistendo più l'incarico non esiste nemmeno la collaborazione». Galgani ha parlato anche di amichetti. «Se gli amichetti sono i nomi che ho citato prrna, allora me li tengo cari. Io resto capitano di Davis, dove credo di aver fatto bene, fino al 30 giugno». Ovviamente, al Roland Garros, c'è stato anche il tennis giocato, quello che ci piace di più. E' caduta la nobile testa di Ivanisevic (n.4), il resto più o meno nella norma. Per quanto riguarda gli azzurri, buona la giornata delle ragazze. Hanno vinto (con applausi) Silvia Farina, Sandra Cecchini e Flora Perfetti, ha perso (con rimpianti) Francesca Lubiani. Disco rosso per i ragazzi nella sfida Italia-Australia: Furlan si è malamente arreso a Stelle, giocatore da erba, e Gaudenzi, pur lottando, ha abbassato la racchetta davanti a Rafter. E i padroni del vapore pensano solo a brigare.

Luoghi citati: Parigi