John Paul e la cocaina le confessioni di una ex

Simona: nuda contro l'Aids Simona: nuda contro l'Aids John, Paul e la cocaina le confessioni di una ex LONDRA. I Beatles e gli inediti drogati. Così rischiano di passare alla storia le registrazioni inedite di John Lennon e Paul McCartney venute alla luce la scorsa settimana. Ne parla May Pang, donna di origini cinesi, che nel 1974 prese il posto, per un breve periodo, di Yoko Ono nella vita sentimentale di John Lennon. «John - racconta la Pang - stava lavorando con Harry NÙsson al suo album ("Walls and Bridges") quando alle dieci e mezzo di sera arrivò Paul McCartney. Eravamo a Los Angeles. Comunque il fatto che Yoko non vi fosse aiutò Paul a sentirsi maggiormente a suo agio. Io ero l'unica a non essere fatta di coca e alcol. Pùngo se n'era appena andato con Keith Moon, giusto 10 minuti prima dell'arrivo di Paul. Linda (la moglie di Paul) prese posto all'organo Hammond. Ad un certo punto arrivò anche Stevie Wonder. John gli offrì della coca, ma proprio non ricordo se lui la accettò o no. Seguirono due ore e mezzo di improvvisazioni fantastiche, si vedeva che John e Paul avevano qualcosa di magico tra di loro». «Max» ha dedicato tutto il numero di giugno alla lotta contro l'Aids. Testimonial d'eccezione Simona Ventura e tutta la sua beltà, dato che la soubrette posa seminuda sulla copertina e nel poster centrale. Il mensile ha deciso di devolvere 500 lire del prezzo di copertina alla Lila (Lega Italiana per la Lotta contro l'Aids). Posare senza niente addosso per le foto di «Max» non ha creato alcun problema a Simona Ventura. «In realtà non appaio mai senza veli -spiega - e non c'è una vera immagine di nudo. Anzi, direi che si tratta di foto da educanda». Il senso dell'intero servizio fotografico, aggiunge ancora la Ventura, non sta assolutamente nell'aspetto sessuale «e questo è il motivo per cui non ho provato imbarazzi nel farlo». Le cose importanti sono altre: «Ho la sensazione che nella lotta contro l'Aids si stia abbassando la guardia; si tende a parlarne di meno, quasi come se si volesse dimenticare il problema. E questo mi preoccupa non poco: purtroppo la malattia si sta diffondendo sempre più in fasce di persone che all'inizio sembravano completamente escluse dal rischio di prenderla, donne, eterosessuali. E poi c'è ancora tanta ignoranza sull'argomento. Insomma, mi è sembrato importante aderire, in veste di testimonial, a una battaglia in cui credo profondamente». L'intero numero di «Max» è dedicato all'argomento Aids: 300 pagine fitte di dati, dossier, storie. «Sono contenta di aver potuto partecipare - conclude la Ventura - a un'iniziativa così densa di significato». Beatles, alcuni inediti sotto l'effetto della droga

Luoghi citati: Londra, Los Angeles