Italia 1 cambia faccia

Rivoluzione in estate: non più rete giovanilista ma sperimentale Rivoluzione in estate: non più rete giovanilista ma sperimentale Italia 1 cambia faccia La Biennale vista da Gene Gnocchi i libri e l'Italia delle videocamere ROMA. Idee, esperimenti, trasmissioni estive utili anche come rodaggio per i personaggi del prossimo autunno che vedrà, con l'arrivo del nuovo direttore Giorgio Gori, la nascita di un'Italia 1 tutta diversa, meno giovanilista e più sperimentale: descrivendo i programmi estivi della rete, Gregorio Paolini, padre di «Target», mente innovatrice della tv con il marchio Mediaset, offre anche un primo profilo della programmazione invernale. «Credo che Gori sconvolgerà un po' tutto dice -: bisogna riacchiappare una fetta molto ampia di pubblico, quella che va dai 15 ai 44 anni e che ha bisogno di essere incuriosita con esperimenti e innovazione. Ho l'impressione che Italia 1 cesserà di essere una rete solo giovanilista. Immagino anche che Santoro guadagnerà molto spazio: nella scorsa stagione ha portato a termine un risultato straordinario». Intanto, Gregorio Paolini ha messo a punto varie sorprese: si comincia il 22 giugno (su Canale 5 alle 23,30) con lo speciale sulla Biennale di Venezia condotto da Gene Gnocchi. «Mi sembra il personaggio adatto per raccontare la Biennale in modo non noioso, tentando di creare nello spettatore una fascinazione nei confronti dell'arte. Mi piacerebbe, dopo questo esperimento, coinvolgere Gnocchi in una nuova trasmissione sui libri, che come ai tempi di "A tutto volume", torni a parlare della lettura partendo dalle informazioni primarie». Alla coppia Alessia Marcuzzi-Paolo Brosio toccherà il compito di condurre in studio, dal 7 luglio, alle 20,40 su Italia 1, «8 mm Prima serata». Al programma, otto puntate di due ore per testimoniare l'esplodere in Italia del fenomeno videocamera (ma saranno pre¬ sentati da New York i video realizzati in altre parti del mondo), collaborerà Daniele Luttazzi: «Usando la sua videocamerina spiega Paolini - offrirà una versione stravolta di quell'Italia "pieraccionesca" oggi tanto sognata, quella di gente che fa l'amore nelle aie e di ragazze che ballano il flamenco in campagna». Con «Malizie d'Italia» (dal 4 luglio, ancora su Italia 1, ogni venerdì alle 22,45) Paolini propone la ricostruzione di 30 anni di storia del costume italiano seguendo il percorso del cinema erotico: da quello d'autore a quello più corrivo e commerciale. Sull'esempio della «Storia di un italiano» di Sordi, il programma proporrà collage di spezzoni, interviste ai testimoni dell'epoca, materiali di repertorio. «Non ci sarà spazio solo per il pecoreccio - annuncia Paolina -, tra l'altro dei film vietati ai 18 si potranno mostrare non le immagini, ma solo i flani pubblicitari. L'idea sta nel rievocare il clima di quegli anni, parlando di fenomeni come il film "Helga" e di giornali come Abc». Conduttrice dell'appuntamento potrebbe essere Claudia Koll che, secondo Paolini, incarna «un tipo di erotismo moderno», completamente diverso da quello dei tempi di «Malizia». Sempre in estate prenderà il via «Telecamerette»: il mondo dei ragazzi esplorato attraverso l'attenta osservazione del contenuto delle loro camere. Tra i personaggi che in questo momento interessano Paolini ci sono «I cavalli marci» di Genova, a cui dovrebbe esere affidato «Il figlio di Target», il duo radiofonico (e presto televisivo) de «Il ruggito del coniglio» e Sabrina Impacciatore, la Darla di «Macao». Fulvia Caprera Alessia Marcuzzi che con Brosio presenterà «8 mm», una delle rivoluzioni volute da Giorgio Gori. «Conquisterà nuovo pubblico» ha detto Paolini la «mente» di Mediaset