BARICCO ELOGIO IN GIALLO di Massimo Gramellini

BARICCO ELOGIO IN GIALLO BARICCO ELOGIO IN GIALLO MI sono stupita, domenica, leggendo su la Repubblica un articolo di Massimo Novelli consacrato al Salone del Libro e pubblicato nelle pagine culturali del quotidiano, in cui i giornalisti della Stampa venivano definiti schizofrenici in base al fatto che «Massimo Gramellini ogni giorno prende di mira Alessandro Baracco citando brani dal romanzo Seta», mentre «Gabriella Bosco intervistando Daniel Pennac si sente rispondere che sta leggendo un libro bellissimo: Seta». Mi sono stupita non tanto per la speciosità del ragionamento (il cronista accusa il mio giornale di mettere in pratica quello che è il suo vanto, la libertà di pensiero, opinione e stampa). Mi sono stupita soprattutto per il fatto che egli citava la mia intervista prima che fosse pubblicata. Com'è stato possibile? Il pomeriggio di sabato, Alessandro Baricco aveva telefonato a casa mia e mi aveva trovata intenta alla stesura dell'intervista, appena avvenuta. Mi era parso simpatico, conoscendo l'ammirazione di Baricco per Pennac, riferirgli l'apprezzamento che lo scrittore francese aveva espresso sul suo libro. Come è potuta, a questo punto, avvenire la fuga della lieta notizia? E' certo impensabile sospettare Baricco di averla anticipata con zelo al suo giornale. E' altrettanto impensabile che l'abbia fatto io o Pennac in un momento di entusiasmo. Eppure dev'essere stato uno di noi. Chi dei tre?

Persone citate: Alessandro Baracco, Alessandro Baricco, Baricco, Daniel Pennac, Gabriella Bosco, Massimo Novelli, Pennac