«Belle donne, fate sesso e siate competitive»

«Belle donne, fate sesso e siate competitive» «Belle donne, fate sesso e siate competitive» Nancy Friday getta alle ortiche moralismi e ipocrisie «Quando ho cominciato a scrivere questo libro nell'88 tutti mi dicevano: bellezza? che c'è da scrivere della bellezza? Avevamo avuto 15 anni di femminismo e di bellezza non si poteva parlare». Tanto per chiarirci Nancy Friday, che ha dovuto togUere il proprio nome dall'elenco del telefono di New York dopo avere attaccato la maternità in Mia madre, me stessa, e che ha sollevato il velo sulle fantasie erotiche femminili nel Mio giardino segreto, appena ristampato nella Tea, ammira con riserva la Steinem e Camille Paglia, ma quanto alle femministe che se la prendono con gli uomini come Naomi Wolf le Nancy Friday manderebbe volentieri al rogo. Per lei - che a pagina 540 del suo settimo best-seller racconta che dopo un incendio che distrusse la sua vita e il suo primo matrimonio (con uno scrittore che si faceva mantenere dai suoi «libretti»: non chiederle il suo nome è stato un atto di pietà) alzò lo sguardo su un muratore che le stava ricostruendo la casa, e se lo portò a letto per tutto il tour di lancio del suo libro del momento - si capisce che il sesso è la medicina per tutti i mah e la via di Damasco del femminismo. Il resto sono complessi, ipocrisie, diseducazione e cattive abitudini: «Non riusciamo ad invisibile agli occhi di una madre bellissima e che oggi, accanto al secondo marito Norman Pearlstine, direttore editoriale della Time Inc., sprizza voglia di piacere e sex appeal, ci sono voluti gli Anni 80, un vestito verde di Emilio Pucci e una vacanza a Roma per passare il Rubicone. «Sono una moglie meravigliosa - dice -, una grande amica delle donne, e sarei stata una pessima madre. Non potrei mai praticare le cose che predico». Ma come, e ce lo dice così, dopo che quasi ci aveva convinto? Livia Matterà

Persone citate: Camille Paglia, Emilio Pucci, Livia Matterà, Nancy Friday, Naomi Wolf, Norman Pearlstine, Rubicone

Luoghi citati: New York, Roma