«Vestitevi con il mito di Kennedy»
«Vestitevi con il mito di Kennedy» «Vestitevi con il mito di Kennedy» Una cugina lancia una linea di moda marchio «Jfk» NEW YORK NOSTRO SERVIZIO Andate per mare e vestite Kennedy. Domani, giorno in cui John Kennedy compirebbe 80 anni, se fosse ancora vivo, un ramo «cadetto» di quella che è nota come l'unica famiglia reale che gli Stati Uniti abbiano mai avuto ha deciso di lanciare una «linea» di abbigliamento marinaro che si chiama «JFK PT Wear». Sarà tutta roba popolare: T-shirt, berretti, giacche a vento, con dei prezzi che vanno dai 20 ai 130 dollari, ma è da supporre che andranno a ruba. Così almeno spera Kerry McCarthy, colei che ha fiutato l'affare, la cui nonna era cugina di Joseph Kennedy, il vecchio capo della dinastia. Ma naturalmente lei nega che nell'operazione ci sia soltanto lo scopo economico. La vera ragione sarebbe quella di «rivalutare» la figura del Presidente assassinato. «Quando si parla di zio Jack - dice infatti la McCarthy - è solo per ricordarne la tragica morte o per raccontare le sue avventure con le donne. E invece lui era anche un uomo eccezionale, con un grande senso dell'umorismo e una passione sconfinata per il mare». Ora, almeno per quanto riguarda la passione per il mare, ci saranno le magliette e i berretti a ricordarla. Il «PT» del marchio sta per «PT-109», cioè la nave su cui John Kennedy prestava servizio durante la guerra. In quello stesso momento, ha raccontato Kerry McCarthy, la nonna Marylou venne mandata in un collegio del Rhode Island. Lei lo odiava e soprattutto odiava le sue divise. Il futuro Presidente lo sapeva e per consolarla mandò alla cugina il «logo» della nave su cui si trovava perché lo usasse per coprire quello dell'uniforme della scuola. C'era anche un biglietto (riprodotto anch'esso sulle T-shirt) che diceva: «Siamo nella stessa barca. Neanche a me piace il posto in cui mi hanno mandato». Riuscirà la scaltra Kerry a commuovere i patiti di Kennedy e a vendere copiosamente i suoi articoli? Di sicuro non ha commosso la parte più «vicina» della famiglia. John John e Caroline, i figli di Kennedy, a quanto pare hanno mostrato di gradire poco l'iniziativa, della quale del resto erano stati tenuti all'oscuro dalla cugina fino alla vigilia del «lancio». Se hanno minacciato ritorsioni legali non si sa, ma la Kerry si affretta a dire che ha preso le sue brave informazioni ed ha concluso che la commercializzazione del nome Kennedy è legale. «Del resto - aggiunge con una certa cattiveria - non fa lo stesso John John con la sua rivista? Non ha fatto lo stesso Ted Kennedy per tutta la sua vita?». Ma domani i patiti dei Kennedy avranno anche altri modi per celebrare gli 80 anni dell'uomo della Nuova Frontiera. A Boston ci sarà una grande mostra dedicata a Jacqueline, dove si potranno ammirare alcuni oggetti sfuggiti all'asta dell'anno scorso che fece John Kennedy durante il suo mandato da Presidente incassare a Sotheby's milioni e milioni di dollari. Ci sarà l'abito che indossava il giorno del suo matrimonio con John e l'anello di fidanzamento che lui le regalò. L'oggetto più «prezioso» di tutti sarà comunuque l'abito con cui tutti la videro sulla scannata del Capitol, il 20 gennaio 1961, mentre suo marito prestava giuramento come Presidente degh Stati Uniti. Quello, si dice sempre, è stato il momento preciso in cui l'America si è innamorata di Jackie e l'ha eletta come propria e unica regina. Franco Pantarelli I Giuliette Chiesa 1/3 circa dei missili imbarcati più sulle città cinesi, che il Cremlino considera ormai non solo amiche ma addirittura potenziali alleate come sberleffo all'estensione della Nato. Le capitali europee sono tutte salve, le metropoli americane altrettanto, proprio come quelle cinesi. Tokyo avrebbe a questo punto qualche ragione di chiedere chiarimenti diplomatici: e noi chi siamo? Non abbiamo diritto anche Prezzi popolari. «E' un modo per ricordarlo senza parlare di tragedie e amanti»
Luoghi citati: America, Boston, New York, Rhode Island, Stati Uniti, Tokyo
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