Monorchio: il mercato aiuti lo Stato

Monorchio: il mercato aiuti lo Stato Monorchio: il mercato aiuti lo Stato «E' necessario riequilibrare - ha spiegato - all'interno di vari mercati le domande e l'offerta. E' un tentativo da percorrere che deve essere compiuto con lo sforzo di tutti». Ha poi fatto riferimento alla riforma del '78 che ha giudicato «una strada corretta, pur se vi sono state delle disfunzioni». Giuliano Cazzola, invece, intervenendo a chiusura del dibattito, ha sottolineato che il suo libro ha un'idea-chiave: promuovere un «mercato possibile», sviluppando una fitta rete di mutui e fondi integrativi in sinergia con uno zoccolo assistenziale pubblico molto ampio per i ceti meno abbienti, e uno più ridotto (a copertura dei grandi rischi) per coloro che hanno redditi più elevati. «In questo modo - ha concluso Cazzola - si aprirebbero spazi di autotutela individuale e soprattutto collettiva (la mutualità, le casse e i fondi sanitari), favoriti da agevolazioni fiscali riservate agli associati, pur nell'ambito di un più generale assetto solidaristico». Non sono d'accordo i Verdi. «Le odierne esternazioni del ragioniere generale dello Stato, Monorchio, sono sbagliate nel metodo e nel merito». Lo dichiarano il senatore Natale Ripamonti e il presidente della commissione Sanità del Senato, Francesco Carella. Nel metodo: «E' la seconda volta, ieri le pensioni oggi la sanità, che Monorchio - sostengono - confonde il suo ruolo con un mandato politico. La cosa è ormai preoccupante». Nel merito: «La spesa sanitaria in Italia è al di sotto della media europea e abbiamo seri problemi di razionalizzazione. L'idea di tornare alle mutue e agli Anni 50 non appare ima soluzione per nessuno». Forza Italia, invece, rilancia con il suo capogruppo in commissione Sanità al Senato, Antonio Tomassini: «E' necessario assicurare, soprattutto, alle fasce più deboli solo le cure di provata efficacia e di assoluta indispensabilità. Su tutto il resto, che è costituito dalla cosiddette cure opzionali, molto spesso incrementate da false conoscenze e "promozioni", si deve intervenire con le assicurazioni integrative, e prevedendo per il futuro anche quelle sostitutive, rendendo la situazione complessiva più flessibile». Il senatore di Forza Italia ricorda che «il sistema sanitario nazionale non può assicurare tutto a tutti, contrabbandando per gratuito quello che si integra con i soldi tirati fuori dalle tasche dei cittadini». Tomassini, inoltre, si è detto favorevole alla istituzione, per le patologie più complesse (come malattie terminali e patologie croniche) di «pacchetti assicurativi appropriati, a prezzi accessibili».

Persone citate: Antonio Tomassini, Cazzola, Francesco Carella, Giuliano Cazzola, Monorchio, Natale Ripamonti, Tomassini

Luoghi citati: Italia