La Siae: sequestrate Picasso I galleristi protestano: siamo emarginati

La Siae: sequestrate Picasso I galleristi protestano: siamo emarginati La Siae: sequestrate Picasso I galleristi protestano: siamo emarginati ~7*\ TORINO l' ALONE di Baglioni e Salone \ dell'impegno. E' un pieno11 ne simile quando, alle 11 di *J 1 ieri, all'Auditorium <d ragazzi d'Italia s'incontrano» (come recitava il titolo dell'appuntamento) con il presidente della Camera violante e con don Luigi Ciotti, per iniziativa di Libera, associazioni nomi e numeri contro le mafie. C'erano un centinaio di scuole torinesi, almeno 1800 ragazzi con i quali è partito un dialogo reso forte, fin dall'inizio, proprio dalle loro domande. Volevano sapere delle secessioni e delle loro spinte, di ciò che accade all'interno della magistratura, del ruolo dell'educazione, della sua potenza nel tagliare l'erba sotto i pie- Violante Peola di alla mafia. Ma anche Salone di polemiche, come ogni anno. Questa volta a protestare erano i galleristi invitati tra i libri in un Lingotto fiero di ospitare con affetto e successo una rassegna antiquaria «benedetta» da Federico Zeri e Artissima. Perché arrabbiati? «Perché ci hanno promesso uno spazio ben definito - dice Alberto Peola - poi ci hanno messi tra uno stand di palloncini e uno a carattere sociale, più che rispettabile. A mancare è stata la riconoscibilità, l'identità del ruolo. Uno spazio definito, come per esempio per le riviste». Tanto che, pare, il presidente dei galleristi, Canaviello, ieri si è ripreso le opere e se n'è andato. E le contestazioni finiscono in pretura, perché la Siae contesta le immagini utilizzate da un editore. E la pretura manda i suoi uomini al Salone nello stand di Newton Compton, diretto da Vittorio Avanzini, a sequestrare la bellezza di 2472 volumi perché portano in copertina riproduzioni di opere di 136 artisti sotto tutela economica. L'accusa è: avete usato le immagini senza pagare i diritti. Si tratta di Carrà, de Chirico, Guttuso, Picasso, Otto Dix, Matisse. Sostiene la Siae: «Riprodurre un'opera d'arte su un libro, in un catalogo, su una t-shirt o su qualsiasi genere di gadget senza aver richiesto la preventiva autorizzazione e senza corrispondere un compenso costituisce un'attività illecita, una forma di "pirateria"», [m. nel] Avanzini Violante Peola Avanzini

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