In città auto e taxi collettivi

Pronto ilpiano antismog Ronchi annuncia la sua rivoluzione verde. Arriva anche il manager del traffico In città auto e taxi collettivi Pronto ilpiano antismog ROMA. Contro smog e traffico sono in arrivo l'auto e il taxi collettivi nelle città italiane. Queste due misure saranno infatti inserite nel «pacchetto» antismog e antitraffico che il ministro dell'Ambiente Edo Ronchi varerà a fine giugno dopo averlo annunciato ieri al convegno su «Rifiuti e impresa» organizzato dalla federazione dei verdi a Roma. «Abbiamo definito - ha detto Ronchi - otto argomenti prioritari in un incontro avuto oggi con le città. Le misure antismog sono allo studio del ministero e a fine giugno presenteremo la proposta concordata con i sindaci». Ecco le otto misure antitraffico annunciate da Ronchi: 1) Car-sharing: cioè l'auto collettiva per più utenti, già sperimentata a Palermo. 2) Taxi collettivo: pagato un tanto a posto. 3) Revisione del sistema dei bollini blu che, contraddistinguendo le auto catalitiche dalle altre, darà alle prime dei vantaggi. 4) Revisione dei piani del traffico per le aree depedonalizzate regolando gli accessi. 5) Modifica del sistema degli incentivi alle auto che dovranno essere legati alle emissioni e al consumo; 6) Il varo su vasta scala delle piste ciclabili (già sperimentate senza grande successo a Roma ai tempi del sindaco Giubilo). 7) L'avvio di un piano del trasporto pubblico che privilegi i bus e le metropolitane di superficie. 8) L'istituzione di un «manager» del traffico per le imprese che hanno più di un certo numero di dipendenti. Si tratta di una figura professionale che si dovrebbe occupare della ristrutturazione dei tempi di lavoro e che quindi, scaglionando le entrate e le uscite, dovrebbe ridurre il traffico cittadino. Si tratta di misure per ora solo alla fase di studio, ma destinate ad una rapida applica- zione: oggi c'è stata una riunione tecnica al ministero, il 9 il ministro incontrerà i sindaci e «alla fine di giugno - ha spiegato Ronchi - presenteremo una proposta complessiva concordata con i Comuni e con i sindaci». Ma il piano antitraffico dei Verdi e del loro ministro Ronchi si inserisce in un piane più complessivo di valorizzazione delle politiche ambientali anche in termini di ricaduta occupazionale. Nuovo lavoro, per esempio, secondo Ronchi e i Verdi, potrebbe arrivare dalla gestione dei rifiuti. Se la raccolta differenziata dei rifiuti arrivasse a coprire il 50% degli scarti prodotti, come già avviene in molti Paesi europei, secondo gli ambientalisti si avrebbe ima significativa riduzione, circa il 10%, degli investimenti per le discariche e la creazione di 15 mila nuovi posti di lavoro stabili. Le cifre sono contenute nello studio realizzato dall'Istituto Ambiente Italia sugli effetti ambientali, economici ed occupazionali della gestione dei rifiuti, presentato da Gianni Squitieri della federazione dei Verdi e Duccio Bianchi dello stesso istituto nel corso del convegno e alla presenza di Ronchi. Nella stessa sede i Verdi hanno lanciato una grande campagna di sensibilizzazione «per fare sì che le positive innovazioni del decreto Ronchi costituiscano le premesse per un più vasto programma riformatore», ha spiegato il portavoce del Sole che ride Luigi Manconi. Primo obiettivo di questa campagna sarà quello di avviare una raccolta di firme, Comune per Comune, per spingere le municipalità ad attrezzarsi allo scopo di portare entro il 2000 la quota di riciclaggio ad un terzo del totale. Inoltre, con la loro campagna i Verdi chiedono la convocazione dei Consigli comunali affinché mettano all'ordine del giorno almeno gli obiettivi di raccolta differenziata del decreto Ronchi (35%) che già consentirebbe di creare ben 10 mila nuovi posti di lavoro, [r. r.] Il ministro dell'Ambiente Edo Ronchi

Luoghi citati: Palermo, Roma