«Un mese per la legge» L'on. Serafini: basta ritardi

«Un mese per la legge» L'on. Serafini: basta ritardi «Un mese per la legge» L'on. Serafini: basta ritardi ROMA. Dice l'onorevole Anna Serafini che «il calendario è un po' il nostro incubo». Perché non passa giorno senza nuove storie di pedofili, e ogni giorno che passa queste storie sono sempre più truci, se è lecito fare una classifica di bestialità nelle inchieste di sfruttamento sessuale di minori. La Serafini, deputato del pds, vice presidente della commissione Giustizia alla Camera, è relatrice del progetto di legge sui pedofili, «Norme contro lo sfruttamento sessuale dei minori quale nuova forma di riduzione in schiavitù». E ha fretta di concludere. A che punto sono i lavori? La gente si domanda quando la legge sarà pronta. «Io credo, spero che la legge sarà pronta prima dell'inizio dell'estate. Siamo a buon punto, è questione di settimane. Proprio oggi sono scaduti i termini per la presentazione degli emendamenti, ma si tratta di ostacoli facilmente superabili, perché non modificano l'impianto del testo. Tutti noi abbiamo fretta di arrivare all'approvazione, e anche questa settimana la commissione Giustizia ha concesso al progetto di legge sui pedofili la priorità assoluta sugli altri lavori». I casi di pedofilia, gli arresti, le denunce, si moltiplicano. Voi non credete di dover accelerare i tempi? «I tempi sono accelerati. Abbiamo svolto un buon lavoro, e ora siamo disposti a fare qualunque orario pur di concludere. Mercoledì e giovedì ci riuniremo ancora, poi dovremmo arrivare alla Camera, dove non credo ci saranno problemi. E sono sicura che i colleghi del Senato dimostreranno la stessa sensibilità sulla urgenza della legge». Per preparare questo progetto la commissione ha interpellato esperti delle forze dell'ordine, psicologi, assistenti sociali e «professionisti» dell'infanzia. Come spiegano il fenomeno, in crescita, della pedofilia? «Come punto di partenza, spiegano che si sta modificando il rapporto degli adulti con l'infanzia, e che stanno crollando alcuni freni inibitori nei confronti dei bambini. Tutto è lecito, anche comprare un bambino e violentarlo. C'è un'assenza di valori culturali, e questo fa sì che il 99 per cento di fruitori di prostituzione minorile siano occidentali, desiderosi di umiliare i bambini più poveri della terra, come l'America Latina, le Filippine. E che quando tornano in patria... Un adulto di 50/60 anni che ritiene normale sfruttare sessualmente un bambino di 12 anni, cercherà di farlo anche in Italia. Troverà del tutto lecito provarci». Questa legge punirà il «turismo sessuale», cioè i reati previsti sono perseguibili anche all'estero... «Sì, perché i dati parlano chiaro: alla Conferenza di Stoccolma è emerso che c'è un numero crescente di italiani che viaggiano per fare di queste "esperienze". Molti di loro credono - ed è una convinzione molto radicata che con i bambini si corrano meno rischi che con gli adulti, per quanto riguarda malattie come l'Aids. Questo è una delle cause che hanno fatto crescere espo- nenzialmente il fenomeno. Sbagliano, perché l'organismo di un bambino è molto più fragile ed esposto alle infezioni, e sono moltissimi i minori contagiati. Ma purtroppo non c'è paragone con le ferite morali che segneranno a vita questi bambini». Brunella Giovara

Persone citate: Anna Serafini, Brunella Giovara, Serafini

Luoghi citati: America Latina, Filippine, Italia, Roma, Stoccolma