E Francesco punge Claudio di Primo Levi
E Francesco punge Claudio E Francesco punge Claudio «Emarginato? Ma se è sempre stato filogovernativo» Convegno Levi Una memoria con polemica M EMORIA con coda polemica per Primo Levi nell'affollatissimo convegno in due tappe con Lorenzo Mondo (l'itinerario di una «scommessa con se stesso»), Ernesto Ferrerò («un autore altissimo prigioniero dell'abito del testimone»), Pier Vincenzo Mengaldo («un mondo in bianco e nero macchiato rosso sangue»), Ruggero Pierantoni (che con affetto ha individuato date e percorsi dal fascino letterario e dall'incongruenza storica) e Sergio Romano (interprete di un'anima politica proiettata nel presente). Alessandro Galante Garrone ha inviato un messaggio. Nel pomeriggio, con Beniamino Placido, sono intervenuti Furio Colombo, Johannes Hòsle, Giinter Kunert, Stefano Levi della Torre, Fiamma Nirenstein e Alberto Sinigaglia. Polemica quando Romano, ricordando la condanna di Levi, di certo non sionista, per i fatti di Sabra e Chatila, ne ha immaginato la gioia di fronte all'apertura al dialogo, ma anche il disagio di fronte a quello che oggi è lo Stato d'Israele, in parte elemento dell'Europa Orientale, in parte del Nord Africa, non espressione piena dell'ebraismo occidentale. La Comunità ebraica ha reagito: «Non si possono attribuire a un morto pensieri altrui». fT\ TORINO I EIE Gregori al Salone. Incu- II riosito dalla presenza di ! I Baglioni al dibattito di Li" I beral sugli «irregolari» della cultura. Bagliom parla d'una sua militanza di sinistra che gli sarebbe costata severi ostracismi, Lei, De Gregori, concorda con questa immagine che Baglioni da di sé? «Baghoni mi è sempre sembrato alquanto filo-governativo - dice sorridendo. - Ieri come oggi. Per quel che riesco a ricordare, non mi pare che sia mai stato messo in un angolo o cliscriminato: se una sua militanza c'è stata, è stata intima, personale, carsica». La presenza delle star della canzone al Salone crea l'effetto (mani e ballerine»? «Chi fa questo mestiere è un uomo di spettacolo, ma non cessa di essere un cittadino. Dunque non vedo nulla di strano se partecipa a un convegno, se vi assiste, se dice la sua. Perché mai Celentano può delirare messaggi politici, mentre se, metti caso, De Gregori esprime un'opinione la cosa deve apparire singolare, o criticabile? Capisco che, nel caso di un musicista famoso, ciò possa portare a enfatizzazioni, al rischio "nani e ballerine". La discriminante è la serietà di ciò che si dice». Si è molto malignato sulla sfida MicroMega-Liberal, nella quale lei e Baglioni sareste stati «arruolati». «Io non mi sento di partecipare a una guerra per bande, se acquisto una rivista. Mi è capitato di leggere MicroMega, come mi è capitato di leggere Liberal: sentendomi ovviamente più vicino al radicalismo riformatore di MicroMega che alle posizioni di Liberal, oggi tanto di moda ma meno confacenti alle mie idee politiche. Quanto alla mia presenza al convegno di MicroMega, Flores d'Arcais mi ha invitato a parlare, ma ho preferito venire come spettatore». Lei è stato criticato per non aver partecipato al concerto di Palermo in memoria di Falcone. «In realtà, nessuno mi ha chiesto nulla: gli organizzatori del concerto avevano interpellato la mia casa discografica chiedendo quali artisti avessero a disposizione, e credo che si fosse fatto il nome di Cocciante. In generale, penso che per un'idea così bella ci si debba organizzare per tempo. La lotta contro la mafia ha bisogno di serietà, a tutti i livelli. E poi ha ragione Violante quando mette in guardia sui rischi della retorica: penso a quanto sia stata retoricizzata la Resistenza, dandone ai giovani un'immagine priva di solidi riferimenti storici». Lei, uomo di sinistra, non avverte oggi il disagio di trovarsi dalla parte del potere? «Sono sempre stato di sinistra, l'ho sempre dichiarato. Adesso che l'Ulivo ha vinto, dovrei cambiare? E schierarmi con chi? Con il Polo? 0 dovrei mettermi con Rifondazione, per essere coccolato com'è coccolato Bertinotti?». Gabriele Ferraris Il cantautore Francesco De Gregori fra il pubblico del convegno promosso dalla rivista «MicroMega» sulle «Strategie per l'immortalità»
Luoghi citati: Europa Orientale, Falcone, Israele, Nord Africa, Torino
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