«I quiz in tv? Una miniera d'oro inesauribile»
«I quiz in tv? Una miniera d'oro inesauribile» Sono mille in Italia, la maggioranza al Sud: passano ore della giornata a rispondere ai giochi radiotelevisivi «I quiz in tv? Una miniera d'oro inesauribile» Il popolo dei concorsisti: le irregolarità non ci preoccupano NAPOLI. La Rover l'ha vinta a un concorso indetto da un settimanale, il cellulare se l'è procurato grazie a «I fatti vostri». A casa ha 440 rotoli di carta igienica, 1440 yogurt, 3 quintali di pasta e altrettanti di bottiglie di minerale. Tutta roba gratis, come i viaggi in India, Polinesia, Ceylon, Baleari, Tunisia, Usa: premi conquistati a caro prezzo, con attese snervanti accanto al telefono e l'ulcera sempre in agguato, senza poter mai andare al cinema o a mangiare una pizza con gli amici. Sì, perché il giochino è sempre in agguato, e il televisore deve essere perennemente acceso. A proposito: lei, Marcella Taralli, quizzarola doc, ne ha dieci disseminati nei punti strategici della casa, stanza da bagno compresa. Come lei ce ne sono tanti. Un migliaio, riuniti sotto i vessilli dell'Ancit, Associazione nazionale concorsisti italiani, che ieri ha tenuto a Napoli il suo congresso nazionale. Per loro la Venier è solo Mara, una cara amica. Lo scandalo dei quiz addomesticati non ha scosso neanche un po' la loro fede nel dio del telegioco che dispensa doni via etere: «Mara e la Rai non c'entrano - spiegano -, la truffa l'ha organizzata un funzionario disonesto dell'Intendenza». Condannano la corruzione, certo, ma per loro la vera infamia è 1'«aiutino»: per i forzati del gioco a premi è un peccato mortale. Come ogni associazione che si rispetti, anche questa ha le sue riven- dicazioni: «Chiediamo che la Telecom tolga di mezzo lo 0878, il prefisso riservato ai quiz in tv che ci costa un sacco di soldi perché, invece di dare il segnale occupato, fa scattare ima segreteria telefonica». Per il resto, Maria Taralli e i suoi seguaci non hanno proprio nulla di che lamentarsi. «Anche noi abbiamo il nostro Caf - spiega la vicepresidentessa -. Non equivochiamo. La politica nel nostro caso non c'entra: quelle tre lettere sono le iniziali di costanza, abilità e fortuna». E poi c'è la solidarietà. Sì, perché un quizzarolo non lascia mai un collega nelle peste. Scopriamo così che dietro la partecipazione ad un telegioco c'è un frenetico e continuo scambio di informazioni. «C'è un patto di mutua assistenza - spiegano i congressisti, ognuno dei quali deve possedere almeno due telefoni -, Quando uno di noi riesce a pren¬ dere la linea si mette subito in contatto con un altro iscritto che è specializzato in quel determinato tipo di gioco. Quest'ultimo segue in diretta l'evoluzione del quiz, suggerendo informazioni utili se non le risposte». Già, ma a chi va il premio? <A1 primo giocatore, che si impegna a restituire il favore». Non è difficile descrivere la giornata di un forzato del quiz. Sveglia alle 6,15 con la prima trasmissione televisiva, a nanna alle 21 dopo l'ultimo telegioco. Ma non c'è solo la tv. Non a caso la categoria si divide in tre gruppi: oltre ai quizzaroli da telel'ono, esistono quelli «da colla», specializzati nei concorsi a premi banditi dai giornali, e i «puntaroli», cioè i maniaci della raccolta dei punti su ogni tipo di prodotto. Una cosa è certa: quizzaroli da telefono, da colla o puntaroli sono accomunati tutti dalla stessa smania, quella di vincere. Giuseppina si è appena aggiudicata un viaggio Bangkok, ma siccome non le piace viaggiare propone ai colleghi uno scambio: offre biglietto aereo e soggiorno in albergo e chiede un'auto. Vicino a lei sorride Cosimo Ciaccio, arrivato dalla Puglia: «Mi creda, non è solo una questione di soldi. La verità è che attraverso questi giochi si fa cultura. Proprio così: se non fosse stato per la trasmissione di Mara non avrei mai saputo che il Po nasce dal Monviso». Fulvio Milane | La primatista ha vinto tra l'altro sei viaggi tre quintali di pasta 1440 yogurt. «Per non perdere colpi ho 10 televisori in casa» | Raffaella Carri e uno dei primi giochi telefonici: bisognava indovinare il numero di fagioli contenuti in un grosso barattolo
Persone citate: Cosimo Ciaccio, Fulvio Milane, Marcella Taralli, Maria Taralli, Raffaella Carri, Venier
Luoghi citati: Bangkok, India, Italia, Mara, Napoli, Puglia, Tunisia, Usa
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