«Seduco i big della sinistra con mousse al cioccolato»

«Seduco i big della sinistra con mousse al cioccolato» «Seduco i big della sinistra con mousse al cioccolato» ALESSANDRA Verusio, più conosciuta come Sandra, abita in un antico palazzo dietro piazza Navona, il suo famoso salotto è una stanza non grandissima dove troneggia dietro un sofà un grande quadro di Pistoletto. Sandra è in blue jeans, ha una camicia bianca aperta. Quando è arrivata a Roma da Pisa, la sua città? «Venticinque anni fa, quando mi sono sposata». E che mestiere fa? «Pubbliche relazioni in due settori: per la Banca Euromobiliare e per Krizia, cosa che mi diverte moltissimo perché fin dall'adolescenza adoro i vestiti». Lei si veste solo Krizia? «Sì. sì, assolutamente. Sono una testimonial, anche un'amica personale di Krizia e talvolta una consulente tecnica». E la domenica in Maremma si veste anche Krizia? «No, quello è un segreto, è il mio giorno libero e non si sa né come mi vesto né se mi vesto». Le altre sere lei fa salotto? «Io non ho figli e ho un marito che ha un'altra casa e la sera preferisco vedere degli amici piuttosto che stare da sola. I miei amici sono diventati con gli anni sempre più conosciuti, ma continuano a venire da me la sera». Sono molti anni che fa salotto? «Sì. Ma prima non se ne parlava, era una cosa più discreta, più segreta. E' solo negli ultimi due anni che è diventato un argomento che interessa. I giornali parlano dei salotti, si chiacchiera sui salotti o quello che si dice dei salotti». Dicono che da lei sia nato l'Ulivo. «Figuriamoci (ride), non è nata nemmeno l'edera qui, eppure ero repubblicana! Ne parlavano la sera a casa mia dell'Ulivo, questo sì». Chi viene a casa sua? «Gente che si occupa di politica, letterati, intellettuali, quelli della musica mi snobbano perché sono ignorante. E poi vengono stranieri e diplomatici». Lei è amica di D'Alema? «Sì, è un politico che ammiro, è un uomo estremamente intelligente con cui vado molto d'accordo». E vi vedete sovente? «Qualche volta. Dipende dal lavoro, dagli impegni». E sua moglie Linda? «Adoro Linda, è una persona carissima, una donna semplice con un grandissimo senso dell'umorismo». Con Linda vi vedete più sovente? «No, ci vediamo con Linda e Massimo». Ma sono amici normali, come tutti gli altri? «Non c'è nulla di pomposo a casa mia, non c'è il biglietto d'invito, la formalità». E Veltroni? «E' anche mio amico. Adesso purtroppo lo vedo un po' meno per i suoi impegni di governo. Per la sua campagna ho fatto quello che ho potuto. Abbiamo in comune la passione per il cinema. Anche Furio Colombo è un altro grande amico con la passione per il cinema. Si andava insieme». E Prodi? «Non lo conosco, l'ho incontrato un paio di volte». Prima la «star» di casa sua era Eugenio Scalfari. «Eugenio è forse il mio più caro amico ed è la star di qualunque casa in cui va. Solo raramente, forse ogni cinquant'anni, può nascere un uomo brillante come Eugenio!». E tra gli industriali? «Ho molta simpatia per Carlo De Benedetti, che è un mio amico carissimo. Devo dire che ho anche un'ottima conoscenza con Cesare Romiti. Ma devo dire che, a parte pochissimi, gli industriali sono una categoria che m'interessa meno dei politici e degli intellettuali». Come sceglie i suoi ospiti per una cena? «Di solito c'è il gruppo base degli amici che sono i Manzella, gli Scalfari, i Fabiani, Lorenzo e Manuela Pallesi, loro ci sono sempre. E poi a seconda, cerco di mettere un po' di gente omogenea con qualcuno come antagonista, sennò è noioso». Si mangia bene da lei? «Le cose che piacciono a me. Molta mousse di cioccolata e poi spaghetti, formaggi. Non ho mi cuoco ma una ragazza dominicana. E ho dimenticato: anche molte insalate!». Vede gente di cinema? «No, li vedo poco. Non ho molto feeling, hanno un narcisismo troppo faticoso e poca attenzione al resto del mondo». Da lei sono venuti sovente Berlusconi e Fini? «No. Mai, mai. Nessun tipo di affinità con loro. Carlo Scognamiglio è un mio amico, lui va benissimo». Ma perché Berlusconi no? «Non mi piace, non mi piace la sua mentalità. E poi non mi piace nemmeno la sua faccia». E Fini? «Neanche, assolutamente. E poi sono figlia di un sindaco di sinistra ebreo. Da lui ho avuto un'educazione troppo antifascista». E quali sono i veri salotti? «Mah, a Roma c'è Maria Angiolillo che ha una maniera straordinaria di ricevere, non so se le piace dire che casa sua è un salotto. E poi la mia amica Sandra Carraro». Lei ha una vera passione per il potere? «Ognuno di noi ha qualcosa che lo diverte e lo affascina. E a me il po- tere ha sempre divertito, non m'interessa il danaro, non m'interessano i ranghi. Mi piace qualcuno che ha influenza e carisma: questo mi affascina». Lei ha influenza? «Assolutamente nessuna. Pensi che non ho nemmeno il disco per girare nel centro di Roma». Lei sa molti segreti... «Qualcuno. Ma più privati di quelli che interessano il grande pubblico». E' pettegola? «No, ma nessuno dice di essere pet- tegolo». Qual è il segreto del suo successo? «Francamente se c'è questo successo talvolta mi chiedo anch'io perché. Forse perché ho molto spesso una facilità di contatto e ho un rapporto vero con la gente». E' importante essere una bella donna? «E' importante anche esserlo stata. Toglie quell'insicurezza atavica che qualsiasi donna sensibile ha». Lei è intrigante? «Non penso, no. Forse dico con maggior sincerità di non essere intrigante che pettegola». E' superstiziosa? «Non posso fare il nome del ministro ma anni fa mi chiese se poteva portare sua moglie. Io dissi di sì ma poi mi accorsi che saremmo stati a tavola in 13. Così domandai alla mia ragazza sarda di cucina, 27 anni, molto carina, di sedersi a tavola con noi. Devo dire che ebbe un gran successo». Il suo far salotto è un divertimento o un lavoro? «Direi solo un divertimento. Anche se talvolta mi capita di intrecciarci il mio lavoro per Krizia». Dicono che d'estate sposta il suo salotto in Sardegna. «No. In Sardegna viene solo lo zoccolo duro degli amici, non ci sono politici». Perché si nasconde la domenica? «Perché ci vogliono piccole e brevi oasi private. Ma non solo la domenica, può essere un mercoledì». Se dovesse descriversi? «Se sono di buon umore molto simpatica, se è la giornata no una tragedia assoluta». Alain Elkann fi fi D'Alema è uomo molto intelligente e un politico che ammiro. Anche sua moglie mi è cara: ha un forte senso dell'umorismo^ Con Veltroni sono andata spesso al cinema. Ifilm sono una passione di tutti e due Ma adesso non ha più tempo fi fi De Benedetti è il mio industriale preferito. Ma più degli imprenditori mi interessano gli intellettuali e i politici^ Alessandra Verusio: mi piace accogliere in salotto chi ha potere N Alessandra Verusio ì più dra, azzo moso issià un ndra micia mica una ma si mio e mi Alessandra V Alessandra Verusio ì Massimo D'Alema Walter Veltroni Carlo De Benedetti DOMÉNICA CON

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