Teste smentisce il computer

Teste smentisce 81 computer Rimini, ripreso durante una rapina diceva: è stato un sosia Teste smentisce 81 computer Il giudice non crede alle prove telematiche RIMIMI. La rivincita sul computer. Pochi giorni dopo l'epocale débàcle di Kasparov contro Deep Blue, arriva il riscatto dell'uomo. In barba alle più sofisticate tecnologie informatiche, è stato sufficiente il colpo d'occhio d'una cassiera per rinviare a giudizio Osvaldo Broccoli. Strana storia quella del trentottenne cesenate, accusato di aver rapinato nel '91 la filiale della Cassa rurale e artigiana di Ospedaletto, frazione alle porte di Rimini. Bottino: 200 milioni e una prova in mano agli investigatori, apparentemente inconfutabile: il filmato delle telecamere a circuito chiuso che aveva fissato il volto del rapinatore. Il caso sembrerebbe risolto, ma il presunto rapinatore si dichiara innocente. «Quello del fumato è un mio sosia», si dispera il cesenate. Broccoli si avvale a sua volta dell'aiuto informatico. Prima convince il tribunale a nominare due esperti, che in passato avevano collaborato con l'Fbi, affinché eseguano una comparazione computerizzata del suo volto con quello mostrato dalle telecamere. Ma secondo i periti, le fisionomie del rapinatore e di Broccoli coincidono alla perfezione. Altro disperato tentativo. Il cesenate assolda una seconda coppia di cervelloni. I quali, sorpresa, ribaltano le conclusioni precedenti: Broccoli non sarebbe la persona fissata nelle immagini. Lo confermerebbe la distanza del mento dal collo. Per risolvere il mistero il gip di Rimini Vincenzo Andreucci mette a confronto i 4 periti. E dopo tre ore di dibattiti davanti al computer, il giudice prende la sua decisione: Broccoli va processato (prima udienza il 30 settembre). A convincere il gip, l'unica testimonianza che niente ha che fare con i microchip: una cassiera sicura del proprio colpo d'occhio, [f. e]

Persone citate: Broccoli, Kasparov, Osvaldo Broccoli, Vincenzo Andreucci

Luoghi citati: Ospedaletto, Rimini