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Le pozioni di Asterix Le pozioni di Asterix Miele, crauti, erbe e digiuni i segreti di gola dei candidati PARIGI. E' al miele, la campagna elettorale di Jean-Marie Le Pen. Non che i suoi discorsi appaiano melliflui. Li rende, al contrario, ogni giorno più agri. Ma usa l'accortezza - per schiarirsi l'ugola ed evitare deficit calorici - di ricorrere al nutriente balsamo naturale. Lo fa da tempo. E visto che alla classica pedana preferisce un'ampia tribuna su cui marciare avanti e indietro microfono in mano, lo stratagemma gli garantisce assenza di raucedine non meno che tono fisico. Per il vino cuvée Jean-Marie Le Pen, bottiglie in serie limitata che fanno furore tra gli aficionados. Miele francese? Il mercato è invaso dalla concorrenza straniera, ma si presume che il leader frontista applichi l'autarchia anche in campo alimentare. Più ascetico, Robert Hue digiuna. Il suo pcf vorrebbe ingrassare aumentando i magri effettivi che la gestione Marchais gli lasciò all'Assemblée Nationale nella primavera '93. Ma lui desidera dimagrire. E ci riesce. Nove chili in poche settimane. Le Pen gli ripeterà che il suo aspetto ricorda i «nani da giardino», ma perlomeno alla bassa statura non affianca più una taglia da bombolo. Il portavoce nazionale Udf, André Santini, predilige una specialissima pozione magica per vincere lo stress elettorale. Asterix non c'entra. «Me la consigliò il medico di Pavarotti». Contiene erbe. Quali? Top secret. Non meno ascetico, il visconte anti-Maastricht Philippe de Villiers mangia pesce e verdure crude. Bevande: solo acqua, 3 litri. Menù gastronomici - invece - per Jean-Pierre Chévenement, già ministro mitterrandiano, che guida intrepido il Mouvement des citoyens. Choucroute (crauti, stinco, salsicce) a Strasburgo e cassoulet nel Midi. Di che far sbavare il povero Hue. L'ex segretario ps Henri Emmanuelli si attiene all'aurea regola «mai saltare un pasto». I giudici lo accusano, peraltro, di strafocarsi - bustarelle anche in politica. [e. bn.]