Tre giovani alla guida del NY Times
Tre giovani alla guida del NY Times USA Uno di loro è nero Tre giovani alla guida del NY Times NEW YORK. Rivoluzione al «New York Times»: la venerabile «Old Gray Lady» (vecchia signora in grigio) del giornalismo mondiale passa in mano ai quarantenni. Gli editori del prestigioso quotidiano hanno affidato la direzione a una nuova troika composta da Bill Keller, Gerald Boyd e John Geddes, tutti e tre figli del baby boom. La direzione si insedierà in autunno quando l'attuale direttore Eugene Roberts, che ha 65 anni, andrà in pensione. A Keller, capo della sezione esteri del giornale e vincitore di un premio Pulitzer per i servizi da Mosca nell'anno del crollo del Muro di Berlino, è toccata la poltrona più prestigiosa, quella di «managing editor»: «Sono onorato e un po' spaventato», ha commentato a caldo la nomina. «Sono uno di quei reporter che hanno sempre giurato che non sarebbero mai diventati direttori». Keller ha 48 anni. La sua ascesa-lampo nei ranghi del giornale sarebbe stata impensabile in passato, quando al Times i giornalisti facevano carriera a passo di lumaca. A giocare in suo favore è stata l'amicizia con Joseph Lelyveld, il direttore esecutivo. Lelyveld ha affiancato a Keller due vice creando apposta due nuove posizioni che sono andate a Boyd, un nero di 46 anni, e al quarantacinquenne Geddes. Al primo è toccato il controllo e il coordinamento delle «news», al secondo, un esperto in economia che si è fatto le ossa al Wall Street Journal, la vice-direzione operativa. Al Times sono molti a tremare. Boyd viene infatti considerato dai colleghi un «mastino» ossessionato dai dettagli. Le lamentele di alcuni redattori, hanno spinto un paio di anni fa i vertici del Times a fargli frequentare in Colorado un seminario sulla «leadership creativa» (in pratica un corso di buone maniere). Boyd era in corsa per la poltrona di numero uno, ma non ce l'ha fatta. E' comunque il primo vice-direttore nero al New York Times. [Ansa]
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