Difenderà i naufraghi albanesi di R. I.

Difenderà i naufraghi albanesi DI PIETRO Difenderà i naufraghi albanesi LECCE. Antonio Di Pietro potrebbe essere parte civile con i superstiti della nave albanese affondata dopo la collisione con la nave militare «Sibilla». La notizia si accompagna alla decisione di 14 superstiti del naufragio (ospiti del Comune di Brindisi) di iniziare uno sciopero della fame in segno di protesta contro i tempi lunghi del recupero del natante. Nessuno tra gli scampati (34 in tutto) e i familiari delle vittime ha direttamente investito l'ex pm del pool Mani Pulite, ma lui si è detto «fortemente interessato» alla vicenda. Lo aveva già confermato alla fine di aprile durante una telefonata fatta all'avvocato leccese Pietro Coluccia, già impegnato nella difesa di alcuni fra i superstiti. A rinnovare la disponibilità di Di Pietro, la lettera aperta inviatagli dai 14 albanesi a Brindisi. Ciò che si sa per certo è che ha confessato all'avvocato Coluccia di voler fare solo tre o quattro processi all'anno «per pura soddisfazione professionale». «Adesso l'avvocato Di Pietro è in attesa dell'evolversi della vicenda giudiziaria - ha aggiunto Coluccia -. Ma mi ha detto che potrebbe venire nel Salento per rendersi personalmente conto di ogni cosa». [r. i.]

Persone citate: Antonio Di Pietro, Coluccia, Di Pietro, Pietro Coluccia

Luoghi citati: Brindisi, Comune Di Brindisi, Lecce