Ravanelli: sono felice ma non ho rimpianti di Fabio Vergnano

Ravanelli: sono felice ma non ho rimpianti Ravanelli: sono felice ma non ho rimpianti Anche Fabrizio Ravanelli, che sta curando a Perugia i postumi dei guai muscolari di cui è stato vittima a fine stagione, ha festeggiato per il 24° scudetto della Juventus. Una festa da lontano, dopo un'esperienza inglese dolce-amara: 34 gol e una retrocessione. Ma per Fabrizio il bilancio è largamente attivo: «Al primo anno in un campionato tutto da scoprire, segnare più degli attaccanti inglesi è un grosso merito. Peccato che con il Middlesbrough sia andata male. Ora aspetto senza fretta di decidere in quale squadra giocare nella prossima stagione. Inghilterra, Italia, Spagna? Per me va tutto bene». L'ultima offerta è arrivata dal Liverpool, disposto ad accollarsi gli oltre 3 miliardi di ingaggio che il Grigio vuol continuare a guada- gnare. Il suo bilancio è buono, quindi non soffre di gelosia vedendo la Juve laurearsi campione d'Italia. «Il calcio è anche questo. Non provo nostalgia, la Juve ha fatto delle scelte, il capitolo è chiuso». E le sue emozioni oggi che la Juve festeggia sono le stesse di due anni fa? «E' diverso, ma giuro che sono strafelice. In fondo non ho sofferto il distacco, ho vissuto un'esperienza importante e adesso posso gioire con tutto il popolo juventino». Cambiano i giocatori, ma la Juve resta sempre al vertice. Si è chiesto il perché? «Non ci sono misteri. Quando una squadra ha la mentalità vincente dei bianconeri e un'organizzazione societaria di quel tipo, essere la n. 1 quasi non è un problema». I nuovi arrivati non hanno avuto crisi di rigetto. Anche questo è normale? «Sì, perché hanno scelto i giocatori giusti. E in più c'è uno zoccolo duro che è la forza della squadra». E quest'anno ci saranno altri cambiamenti. «E' toccato anche a me. E i fatti danno ragione ai dirigenti. Non so cosa succederà al termine della stagione, ma non toccherei troppo l'attacco. C'è gente straordinaria». Scudetto meritato? «Strameritato. Se Inter e Parma non avessero avuto un cammino con alti e bassi la Juve avrebbe avuto la vita un po' più dura, ma avrebbe vinto lo stesso». E' possibile anche il bis in Coppa Campioni? «Ci metto la firma. Sono superiori al Borussia in tutto». Si può fare un confronto fra la sua Juve e quella attuale? «Con tutto il rispetto, la mia Juve si è trovata a giocare ed a vincere in un contesto diverso. Avevamo avversari come il Milan ben più tosti. Noi giocavamo un grande calcio, con momenti di autentica spettacolarità». Per esempio? «Ricordo le vittorie di Parma e quella di San Siro con il Milan quando vincemmo soltanto per 20, ma contro avversari al massimo della forma». Altri momenti da ricordare? «La vittoria sulla Fiorentina, da 02 a 3-2. Quella Juventus era davvero capace di tutto». Lippi si è arrabbiato perché hanno criticato l'atteggiamento rinunciatario nel secondo tempo con il Parma. Anche per lei non è stato da Juve giocare al risparmio? «Io ricordo che nella stessa partita.con lo scudetto da vincere, segnammo quattro gol e chiudemmo la pratica. Anche quello fu un segnale di un anno irripetibile». Fabio Vergnano Fabrizio Ravanelli giura di essere strafelice per il successo ottenuto dai bianconeri

Persone citate: Fabrizio Ravanelli, Lippi

Luoghi citati: Inghilterra, Italia, Liverpool, Parma, Perugia, Spagna