Perazzi: è la mia vittoria

Perazzi: è la mia vittoria gregario le regala nella ripresa, con un colpo di testa, la rete che vale il meritatissimo trofeo Perazzi: è la mia vittoria «Ho sbagliato davvero poche partite» BERGAMO ..i>f DAL NOSTRO INVIATO E' durata più del previsto, ma è finita bene, come doveva. Con qualche ammaccatura, molti indumenti in meno. Ma una grande felicità. E' scudetto, i calciatori della Juve lo urlano e ripetono in coro. I tifosi, in maggior parte atalantini, entrati in campo in anticipo per festeggiare il contemporaneo punto salvezza della loro squadra, li hanno spogliati, qualcuno è stato pure malmenato. Si sono dovuti rifugiare negli spogliatoi, trovare delle divise di fortuna, giocare gli ultimi 4' dopo 16' di interruzione e paura per via di una carica delle forze dell'ordine e di un fuggi fuggi dal campo che ha portato la folla ad assembrarsi contro l'unico cancello, per fortuna aperto. Una tragedia sfiorata, quindi. Ma alla fine è stata festa, grande festa. Per tutti i bianconeri ovviamente, da Marc Iuliano che ha firmato il gol-pareggio-scudetto, il suo primo gol in serie A, il gol che simboleggia il cammino bianconero in campionato. Il gol del gruppo. Come dice Peruzzi. La rete che riapre certi discorsi di mercato se è vero come è vero che Vieri afferma, imperativo: «Il mio futuro resta qui, alla Juve, io non voglio proprio andar via». La vittoria che riporta fiducia in Pessotto, tornato a sorpresa tra gli undici di partenza. Il successo che, unica nota contradditoria, per ora non restituisce il sorriso a Del Piero, preoccupato di non essere ancora pronto per l'altro impegno che conta, forse conta ancora di più: la finale di Champions League. Parola ai trionfatori, dunque. Iuliano, primo fra tutti: «Un gol bello e importante, il primo in serie A per me. Una notte magica, gioia e felicità immense che non posso descrivere, bisogna viverle in campo come le ho vissute io, venuto dalla B. No, dopo il gol di Inzaghi non abbiamo mai avuto timore di non farcela. Giocavamo bene, abbiamo sfiorato il gol ripetutamente/prima o poi doveva arrivare. E' una festa indimenticabile, neppure io pensavo di giocare tante partite nella Juve, credo di essermela cavata. L'epilogo con l'invasione? Pazzesco, molti miei compagni hanno preso dei cazzotti dai tifosi nella calca indicibile. Pazzesco come il nostro campionato. Dominavamo ma non riuscivamo a scrollarci di dosso là concorrenza. E' finita, finalmente. E ora sotto con la finale di Coppa Campioni. Ringrazio Ferrara, con lui bastano gli sguardi per comprendersi». Christian Vieri, uno scudetto sul campo della squadra dalla quale è partito per questa avventura con la Juve: «Abbiamo già vinto tre trofei, è una stagione stupenda, manca l'ultimo sforzo, da compiere a Monaco. E poi parleremo del mio futuro. Ma, sia chiaro, voglio restare qui.. Ho un contratto fino al 2000 e intendo rispettarlo». Angelo Peruzzi, è molto suo questo scudetto, quante parate determinanti, interventi risolutivi: «Sì, è un titolo che sento molto mio, vale tanto. Era da dicembre che stavamo in testa alla classifica, non abbiamo mai mollato dando una dimostrazione di forza. E' la forza del gruppo, alla pari del primo scudetto, quello di due anni fa, anche questo è figlio della nostra compattezza, cu uno spogliatoio che lavora tutto unito per un unico obiettivo, la vittoria. E' anche un motivo di soddisfazione quello di' non aver sbagliato molte partite, certo. Spero che in questi giorni riusciremo a conservare la concentrazione di questi mesi, è la partita più difficile dell'anno questa di Monaco, nessuno si illude, in una gara secca può accadere di tutto». Ed ecco Del Piero, con il muso un po' lungo, la voglia di evitare la ressa del dopo partita e rifugiarsi nel pullman in partenza per Torino: «Siamo infine riusciti laddove non ce l'avevamo fatta domenica scorsa. Peccato per i tifosi, ce n'erano molti di più al Delle Alpi, ovviamente. E' da tempo che mi sto allenando per ritrovare la forma in visto del rush finale della stagione. Spero di aver dimostrato di poter giocare la finale, ma a questo è giusto pensarci da domani». Infine Zidane: «E' uno scudetto che mi ripaga delle difficoltà iniziali. Sono contento di esserci arrivato con l'aiuto di tutta la squadra e ora spero di chiudere l'annata conquistando un altro trofeo, non voglio farmi sfuggire neppure la Champions League, voglio vincere davvero tutto». [f. b.] La caccia al biglietto per la finale: si trova solo al mercato nero Trap: oggi penso al mio scudetto, ma pagherò per vedere la partita m Christian Vieri ha avuto nel primo tempo l'occasione di pareggiare ma il pallone è finito a lato e la sicurezza juventina di aver vinto lo scudetto è slittata al 9' della ripresa Il gol di Pippo Inzaghi che ha portato in vantaggio i bergamaschi al 20' del primo tempo. A sinistra la rete di Iuliano che ha regalato con una giornata di anticipo il 24° scudetto alla Juventus

Luoghi citati: Bergamo, Ferrara, Monaco, Torino