GALLERIA DAVICO L'ntenso attimo fuggente nei forti dipinti di Albano

GALLERIA DAVICO GALLERIA DAVICO L'intenso attimo fuggente nei forti dipinti di Albano gno e vibrazione di pennellata. Con questa premessa, sono proprio i soggetti di rocce, montagne, miniere a sembrare più compiutamente realizzati; a questo filone accostiamo quello in cui, entro geometriche strutture di antiche case, si collocano figure drammaticamente atteggiate, che mimano l'attesa o l'attimo che precede la morte, come ho già avuto occasione di scrivere. Un attimo che esprime, logicamente, il massimo di esistenza, perché tutta una storia è in esso concentrata (si veda l'esemplare «Osteria d'Oriente» ispirata al celebra libro di Davide e Renato Scagliola). Un altro filone vede introdursi le forme vegetali della natura accanto alle rocce: soffia In alto «Vino d'annata» e «Armida» Qui.tatto «Aspettando la nave» e «La garitta del diavolo» WMSette 59 un forte vento (ma anch'esso «geometrico») in questi paesaggi di grano, segale, sambuchi, grandi alberi frondosi, interi boschi in fiamme. Altro importante filone è quello dei «teatranti», dove Albano accosta figure in vari atteggiamenti tra loro discordanti (di danza, di attesa) fortemente drammatici; tipico, in mostra, il grande quadro «La notte di San Giovanni», notte in cui tutto può accadere: anche qui emerge la volontà di catturare il tempo, di esprimerne, attraverso la concomitanza di eventi diversi, l'ambiguità sfuggente. Vi sono poi gli intensi ritratti femminili: donne che, come le maghe Circe e Armida, espri¬ mono l'atteggiamento affascinato e guardingo dell'artista verso il femminile. E' bello e facile scrivere di un pittore la cui arte nitida non ha nebulosità, e pur rivolta a narrarci misteri, non ha misteri e fumosità intellettualistiche, perché tutta si riversa nelle forme e nella perfetta composizione, rivestita di una colorazione sapiente e armonica. Devo ancora citare, con ammirazione, la presentazione che Albano stesso ha scritto per la sua mostra: è un testo che riesce a ridarci lo stesso mondo della pittura, con rivelanti particolari e felici immagini. E' la riprova che oggi sono i pittori i migliori critici del lavoro pittorico, gli unici ancora in grado di decifrare in modo sensato gli universi di segni e colori. Beppi Zancan Sergio Albano Galleria Davico, gali. Subalpina 30 10-12,30 e 16-19,30 " chiuso lunedì e festivi Inaugurazione venerdì 23 maggio alle ore 18; fino al 14 giugno

Persone citate: Beppi Zancan, Davico, Renato Scagliola, Sergio Albano