I CASI ROUAUD E BATAILLE

I CASI ROUAUD E BATAILLE I CASI ROUAUD E BATAILLE / loro ventenni d'assalto —M "^fe. PARIGI UE casi editoriali che hanno infiammato la Francia sono quelli di fl| due scrittori naturali che, per ca- H ratteristiche di ilrità hn fl| due ct atuali che, pe caH ratteristiche di singolarità, hanno MB saputo imporsi con fulminea efficacia: Christophe Bataille e Jean Rouaud. Bataille è il più giovane "™ dei giovani scrittori francesi. Ha 26 anni e al suo esordio ne aveva 22. Per il primo libro, Annam, si affidò alla posta. Inviò il manoscritto a editori grandi e piccoli, e fu Arléa, piccolo satellite del gruppo Seuil, a scommettere su di lui. Il libro fu un enorme successo, 65 mila copie in poche settimane. «Il secondo, invece, Absinthe, vendette 20 mila copie. E il terzo, Le Maitre des heures (quello uscito ora), a Arléa non piacque. Lo rifiutarono. Ma in termini così violenti, che andarmene dalla casa editrice fu per me una scelta obbligata». Bataille contattò allora Grasset e il libro venne subito accettato. «Il rapporto tra un giovane scrittore e il suo editore è inevitabilmente complicato, richiede pazienza, implica delusioni, anche tradimenti. Da Arléa, il mio andarmene è stato preso come un tradimento, un gesto di orgoglio. In ogni modo, è una relazione passionale quella che si instaura». Il passaggio da una casa editrice piccola a una grande non ha implicato un grosso aumento del compenso. «Anche perché non mi sembrava delicato chiedere troppo. E poi, per i giovani, non è il denaro quello che conta di più, ma la qualità della lettura, l'interesse dimostrato. Le cifre diventano determinanti nella scelta quando si è scrittori affermati». Ma se le vendite calano, l'angoscia assilla? «Certo. Anche se, in Francia, il problema è ambiguo. C'è una forte mitologia romantica che fa pensare che chi non è riconosciuto è in realtà il migliore. Rimbaud, Baudelaire, i maudits, sono stati riconosciuti solo dopo la morte». Conquistare il successso con precoci manoscritti: storie di amori, liti e tradimenti con editori grandi e piccoli senza pensare al danaro Alcuni anni più di Bataille, ma meno fortuna famigliare alle spalle, Jean Rouaud fino al 1990 faceva di mestiere l'edicolante. Nel poco tempo libero aveva scritto un libro. L'aveva inviato a pochi editori, quelli che per lui erano di riferimento per gli autori che pubblicavano. Il libro venne accettato da uno di loro, e vinse il premio Goncourt. Di quel libro, Le Champ dlwnneur, Jean Rouaud vendette 600 mila copie. Lasciò il chiosco dei giornali. «L'editore era Minuit, quello che ai miei occhi aveva il più bel catalogo di letteratura francese degli ultimi quarant'anni. Io ritenevo che il mio manoscritto dovesse difendersi da solo, che se aveva delle qualità un editore le avrebbe sapute riconoscere. In caso contrario avrei messo in discussione il mio preteso talento, non il giudizio di quel lettore privilegiato che aveva già pubblicato Claude Si- Conquistare il successso con precoci manoscritti: storie di amori, liti e tradimenti con editori grandi e piccoli senza pensare al danaro mon, Butor, Duras, Robbe-Grillet, Beckett, Echenoz, Toussaint». Con i libri successivi, Des hommes illustres (80 mila copie) e Le monde à peuprès (70 mila), Rouaud si è trovato a dover fare i conti senza l'effetto Goncourt. «Ho capito che non è solo l'autore a rischiare. I commenti colpiscono almeno altrettanto l'editore. Sono dunque comprensibili le eventuali suscettibilità, tensioni. E comunque è certo che il fatto di essere pubblicato da Minuit implica maggiore esigenza». E se uno non vende? «Io ho la fortuna di poter vivere dei miei libri, ma sento in permanenza la precarietà di questo privilegio. Da sette anni, ho l'impressione di scrivere per quelli che mi dicono che aspettano con impazienza il mio prossimo libro) IDEAZIONE mm i ti visti l?t& U DfcK AUSrvIU edizioni Pendragon www.pendragon.it saggistica, narrativa, poesia edizioni a tiratura limitata via Artieri 2, 40125 Bologna - Email: info@pendragon.it UDIZIONI .SILVESTRE BONNARD Largo Treves 5, 20121 Milano, lei 02/29002659 fax 02/6599162 - bonnard@micronet.it

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