L'Olivetti va in cerca di nuovi soci stabili di Valeria Sacchi

L'Olivetti va in cerca di nuovi soci stabili INDUSTRIA Colaninno: Olsy torna all'utile operativo L'Olivetti va in cerca di nuovi soci stabili LIONE DAL NOSTRO INVIATO Un nucleo di azionisti stabili per la capogruppo Olivetti «che portino soldi, diano stabilità e accettino di investire nel suo sviluppo, condividendone le strategie» e, per Olsy, la società che raccoglie le attività di Information Technology, «partner tecnici che portino in dote quote di mercato o tecnologia». A questo lavora Roberto Colaninno, da sei mesi alla guida del gruppo di Ivrea, che a Lione ha chiamato a convention 1200 clienti provenienti da 30 Paesi del mondo, ai quali illustrare le nuove frontiere della società di servizi per grandi utenti. «Ho appena incontrato i venditori di Olsy e ho capito che l'emergenza è finita - premette Colaninno -, oggi si torna a parlare di business, di clienti, di prodotto e di profitto. I problemi sono ancora molti, ma abbiamo raggiunto la normalità. Per Olsy, il secondo semestre vedrà il ritorno all'utile operativo. Insomma, abbiamo fatto la svolta». In prospettiva, Olsy sarà quotata? Colaninno è prudente. Spiega: «Non abbiamo il vincolo di controllarla al 100%, ma non la trasformeremo in un investimento finanziario, nel senso che non intendiamo diventare degli sleeping partner. Olsy resterà un business centrale per Olivetti». E Olivetti, quando tornerà in equilibrio? «Anche per scaramanzia preferisco non dirlo. Però c'è il mio impegno a comunicare i risultati, buoni o cattivi che siano, ogni trimestre. Ma, ripeto, in Olivetti l'emergenza è finita. A giugno presenteremo il piano strategico». Colaninno apre la convention e sembra soddisfatto. Nel settore delle telecomunicazioni, Omnitel cresce al ritmo di 100 mila nuovi abbonati al mese e marcia verso il milione e mezzo di clienti per fine anno, verso 0 pareggio nel '98 e il ritorno all'utile nel '99 «nonostante i ritardi nella nostra normativa», mentre Infostrada, dopo Bell Atlantic, sta sviluppando l'accordo con France Telecom e la rete delle Ferrovie. Quanto a Olsy, la terza gamba operativa e la più corposa dell'universo Olivetti (il 60% del giro d'affari), dopo essere completamente uscita dall'hardware, ha «ricostruito la sua credibilità in termini di uomini e di prodotto, e si avvia verso 0 riequilibrio dei conti». Più ottimista di Colaninno, l'amministratore delegato di Olsy, Claudio Montagner, promette un leggero utile «già nel '97 e, per fine anno, 4500 miliardi di fatturato e debiti scesi sotto i 500 miliardi». Nei primi sei mesi, Olsy è riuscita infatti a portare a casa nuovi ordini per 500 miliardi, ha bloccato la fuga della clientela ed ha assunto 360 persone. Si è posta, come sottolinea Montagner, un severo controllo dei costi, e l'obiettivo prioritario del profitto. Valeria Sacchi Roberto Colaninno

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