ANCHE IL MARCO RISCHIA

ANCHE IL MARCO RISCHIA INTERVENTO ANCHE IL MARCO RISCHIA IL mito della solidità e della affidabilità tedesca rischia di andare in frantumi a causa dei marchingegni via via inventati dalla coppia Waigel-Tietmeyer per celare i fallimenti della loro politica economica e per rinviare la presa d'atto della difficoltà di imporre misure strutturali di rigore per risanare i conti pubblici dissestati. In Germania si registrano problemi serissimi per l'attuale classe dirigente; da tempo è incrinata la stabilità e la stessa cultura del consenso. E' sbagliato godere delle altrui disgrazie, ma non possono essere sottaciute le responsabilità di chi ha tuonato sermoni virtuosi contro tutti e poi si ritrova costretto a ricorrere ad espedienti di basso conio per sperare di potere conseguire parametri e patti di stabilità edificati anche per mettere altri in imbarazzo. E adesso il governo tedesco è costretto a parlare di rivalutazioni dell'oro della Bundesbank e pure di venderlo, per non subire l'onta di fare peggio dell'Italia riguardo a Maastricht. Cadono le illusioni di autonomia della banca centrale, quelle di potere rispettare senza trucchi i parametri di Maastricht, quelle di potere salire sui rostri per arringare governi, banche e popoli stranieri dall'alto delle proprie sicure virtù. Ma anche la Germania deve fare autocritica, deve riconoscere di non essere forte e virile come pretendeva, di non avere ricette economico-finanziarie da imporre a chiunque. Waigel e Tietmeyer non hanno le carte in regola per fare da guida all'Europa; devono accettare una partnership, altrimenti l'euro rischia di nascere debole e zoppo sotto l'egida dei loro dogmatismi. Il governo ha trattato la Bundesbank come un banco dei pegni, deteriorando la sua immagine: ne sono consapevoli i tedeschi così affezionati alla loro banca centrale, alla sua pretesa autonomia? 11 risanamento dei bilanci pubblici, la riforma dello Stato sociale, la disoccupazione, la crescita dell'economia; sono problemi difficili da affrontare e da risolvere per chiunque. Nessuno ha trovato la pietra filosofale. E' anche il caso di osservare con attenzione esperienze diverse: negli Usa l'economia cresce, il dollaro si rafforza, l'inflazione è bassa, la disoccupazione ai minimi storici. Dati non dissimili caratterizzano la Gran Bretagna, e grandi sono i successi del governo socialista olandese. In Germania invece la crescita è bassa, elevata la disoccupazione, e non basta godere di un marco solido, di una inflazione minima. Forti dei loro risultati gli Usa cominciano a tuonare contro il tessile prodotto in Cina e in Estremo Oriente, ma col marchio made in Italy; ironizzando sulle auto di lusso emblema della solidità germanica, ma costruite con gran parte di componenti italiani o americani, con motori prodotti in Ungheria. E' l'effetto della competizione aspra. E' quindi opportuno esaminare con spirito sgombro di preconcetti le esperienze e la spregiudicatezza degli altri, consapevoli della alternanza delle umane sorti, oltre che dell'insegnamento del capitalismo: chi si ferma è perduto, chi si compiace dei risultati ottenuti e li ritiene frutto di immutabili ricette, declina e periclita. Antonio Mereu Giancarlo Cimoli amministratore delegato delle Fs

Persone citate: Antonio Mereu, Giancarlo Cimoli, Tietmeyer, Waigel