Flik «Pagare le tasse sulle tangenti»

Flidc Flidc «Pagare le tasse sulle tangenti» ROMA. Ormai è sicuro: tangentisti, scippatori, sfruttatori della prostituzione devono pagare le tasse sugli «incassi», né più né meno di chi lavora onestamente. Il ministro Giovanni Maria Flick lo ha confermato ieri, rispondendo a Palazzo Madama a un'interrogazione del senatore di An Antonio Caruso. Caruso aveva sollevato il caso di un imprenditore milanese accusato di aver intascato una «dazione» di danaro ma poi prosciolto in giudizio per non aver commesso il fatto. Nei suoi confronti l'ufficio distrettuale delle imposte ha aperto un secondo procedimento per evasione fiscale, e tutto questo nonostante la sentenza penale di assoluzione. Il ministro della Giustizia ha dato ragione all'ufficio delle tasse, citando i contenuti di una legge del 24 dicembre '93, che impone il pagamento delle imposte «sui proventi derivanti da fatti, atti o attività qualificabili come illecito civile, penale o amministrativo, se non già sottoposti a sequestro o confisca». Flick ha poi ripercorso la storia del dibattito dottrinale e giurisprudenziale che si è tenuto su questo problema ricordando che la corte di cassazione lo aveva risolto in senso negativo. Il legislatore, con la legge citata dal ministro, ha invece - come sottolinea lo stesso Flick - ribaltato gli orientamenti dei giudici. Poco convinto il senatore Caruso: «Nel nostro Paese - ha commentato il parlamentare - vengono tassati i redditi e tali non possono essere considerati i proventi del reato: sia per ragioni etiche, sia per ragioni tecniche. L'acquisto a seguito di reato determina infatti un obbligo di restituzione che è all'opposto del concetto di reddito. Più volte nel passato furono rigettati tentativi di legittimazione praticati proprio con l'offerta di pagare le tasse su proventi di dubbia provenienza». Più netta la replica del coordinatore di Alleanza Nazionale Maurizio Gasparri: «La risposta di Flick sulle tasse che dovrebbero pagare tangentisti, scippatori e furfanti vari sui loro proventi illeciti è davvero sconfortante - ha detto - e dimostra come sia debole la normativa in materia di patrimoni della criminalità. Ma soprattutto dimostra quanto sia necessario a questo punto imboccare una delle seguenti strade: o rendere il furto un principio normale di vita per ogni cittadino, trasformando la Repubblica Italiana in repubblica dei ladri, oppure decidere una volta per tutte di combattere la criminalità archiviando perdonismi e garantismi penah, fiscali e di ogni altro genere...». Ir. i.]

Persone citate: Antonio Caruso, Flick, Giovanni Maria Flick, Maurizio Gasparri

Luoghi citati: Repubblica Italiana, Roma